Di salvaguardia delle specie arboree si parlerà a Firenze dal 10 al 12 maggio, in occasione della conferenza "Tecnologia, applicazione e verifica della crioconservazione delle piante", organizzata dall'Ivalsa-CNR.
Le prime “banche del seme” vegetali risalgono agli anni ’70, quando istituti di ricerca e collezionisti privati cominciarono a raccogliere e conservare il germoplasma delle specie arboree a rischio di estinzione. "Grazie al recente contributo delle biotecnologie - afferma Maurizio Lombardi [1] - questo settore può ora avvalersi di metodi innovativi quali la crioconservazione, che permette lo stoccaggio di organi vegetali (gemme, meristemi, semi interi o embrioni) alla temperatura ultrabassa (-196°) propria dell'azoto in fase liquida".
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