Il progetto si chiama “Journalism online”. Si tratta di un portale, attivo dal prossimo autunno, che consentirà a testate di medie e piccole dimensioni di potere fornire i propri servizi giornalistici a pagamento, senza dovere investire in un software ad hoc. Un solo portale per più testate significherà non solo spese inferiori per ogni editore, ma vorrà anche dire che uno stesso lettore potrà usufruire di due o più abbonamenti sullo stesso sito. I tre soci sono convinti che la soluzione per uscire dall’attuale stato di crisi sia proprio nella lettura delle notizie, o di buona parte di queste, a pagamento. La “tariffa” a pezzo, i pacchetti di offerte, l’eventuale possibilità di leggere gratuitamente l’incipit di un articolo saranno a totale discrezione della testata che decida di aderire al progetto. Journalism Online, invece, proporrà di sua iniziativa offerte che consentano al lettore l’accesso ai contenuti di tutti i giornali che facciano capo al portale. Journalism Online si farà inoltre carico di tenere aggiornati gli editori con report periodici sull’andamento del servizio e sulle formule maggiormente remunerative. “Pensiamo che si tratti di un momento particolare – spiega Steven Brill – in cui si ha un bisogno urgente di un nuovo modello di business che permetta al giornalismo di qualità di beneficiare del meccanismo efficiente di consegna e distribuzione via Internet, piuttosto che esserne vittima”.
Agenda del Giornalista