Ambiente
APPELLO DI ENPA, LAC, LAV, LIPU E LNDC AI PRESIDENTI DELLE REGIONI E AL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI: GIOVEDì 2 FEBBRAIO VOTO DECISIVO ALLA CONFERENZA STATO REGIONI PER SALVARE I LUPI DA UN’INGIUSTA CARNEFICINA
“Salvate i lupi!”, con questo appello e con l'hashtag #cacciaunNO le Associazioni Enpa, Lac, LAV, Lipu e Lndc giovedì 2 febbraio, a Roma, accoglieranno i Presidenti delle Regioni e il Ministro per gli Affari Regionali:
Ø dalle ore 9.30, presso la Sede della Conferenza delle Regioni delle Province autonome (Via Parigi 11, Roma): Lac, LAV, Lipu e Lndc ed Enpa consegneranno ai Presidenti delle Regioni, in arrivo per la loro riunione convocata dalle ore 10:00, l’ultimo appello per la bocciatura della parte del Piano del Ministro dell’Ambiente che prevede l’uccisione dei lupi.
Emergenza smog. I nuovi dati del report “Mal’Aria di città”
In occasione dell’avvio della campagna itinerante Città2030, Legambiente diffonde i dati di bilancio 2024 di Mal’Aria di città sull’inquinamento atmosferico nei capoluoghi di provincia.
Leggi tutto...Scatta il declassamento del lupo
Legambiente: “Si apre una stagione triste e difficile per la tutela del lupo frutto di una decisione sbagliata. Declassarlo è una scelta insensata e si mina l’opportunità di continuare ad investire in misure di prevenzione in un’ottica di coesistenza”.
Nature Restoration Law: la guida delle associazioni
Legge Europea sul ripristino della natura: ecco la guida redatta dalle associazioni per la realizzazione di un Piano nazionale ambizioso ed efficace. In vista dei sei mesi di entrata in vigore della legge pubblicata la guida che contiene le raccomandazioni delle principali associazioni europee per la difesa dell’ambiente tradotta in italiano da Lipu, Legambiente, Pro Natura e WWF Italia.
AMBIENTE: 25 DISCARICHE ABUSIVE ESCONO DA SENTENZA CONDANNA UE
Di queste 14 solo in Campania. Galletti: “Altro importante risultato di squadra, scendono costi ambientali ed economici inaccettabili per i cittadini”. Sanzione scende in due anni da 39,8 a 16 milioni a semestre. Da 200 iniziali restano 77 siti in infrazione.
Altri 25 siti escono dalla lista delle discariche abusive per le quali l’Italia è condannata a pagare, a seguito della sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea del 2 dicembre 2014, una penalità semestrale. Dalle iniziali 200 discariche dichiarate non conformi alle Direttive 77/442 e 91/696, sono oggi rimaste 77 discariche abusive ancora interessate dalla sentenza: dalla prima sanzione semestrale di 39 milioni e 800 mila euro, oggi l’Italia è chiamata a versare, per il quinto semestre successivo alla sentenza, 16 milioni di euro. Lo ha spiegato la Direzione generale Ambiente della Commissione europea, in una lettera indirizzata alle autorità italiane, in replica alla documentazione inviata dal nostro Paese nel giugno scorso con informazioni sullo stato di avanzamento della messa in regola di 33 siti, per otto dei quali resta dunque ancora in vigore la penalità.
Leggi tutto...