Una parte delle reti sequestrate durante l'operazione delle GEV
Liberati oltre 400 Kg di pesce. Almeno cinque i predoni in azione nella notte tra venerdì e sabato.
(Mantova, 05 Marzo 2017) - Operazione antibracconaggio nella notte tra venerdì e sabato sul Lago di Mezzo: nell'ambito di un servizio di prevenzione congiunto programmato dal Parco del Mincio, le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco hanno individuato un gruppo di bracconieri appostati nei pressi di Sparafucile.
L'operazione è scattata intorno alle 23 ed ha visto impegnati quattro GEV, due agenti Fipsas e un agente del servizio vigilanza della Provincia di Mantova. In località Büs dal Gat, le guardie hanno intercettato un'imbarcazione sospetta, intenta molto probabilmente a calare le reti in acqua. Gli occupanti si sono dati alla fuga abbandonando l'imbarcazione, e lo stesso hanno fatto gli ignoti a bordo di un altro natante individuato a poca distanza: sui mezzi, uno ancora con motore installato, c'erano altre reti pronte per essere stese.
Complessivamente, si stima che i bracconieri all'opera durante la notte sul lago cittadino fossero almeno cinque. E senza l'intervento delle guardie, il bottino sarebbe stato ingente: nella fase notturna dell'operazione è stato infatti recuperato un chilometro di reti, con la contestuale liberazione di almeno 400 Kg di pesci tra carpe e abramidi. Proseguiti fino alle 2:30 della notte, i controlli sono ripresi nella mattinata successiva con ulteriori perlustrazioni sullo specchio d'acqua che fronteggia il Castello di San Giorgio: qui stati recuperati altri 600 metri di reti nelle quali erano rimasti imprigionati numerosi esemplari di carpe di taglie considerevoli, tra i 5 e 15 Kg.
Le GEV del Parco hanno lavorato molte ore in condizioni meteo non favorevoli ma tutti gli esemplari di pesce sono stati liberati, mentre il materiale recuperato dai mezzi abbandonati è stato depositato nei magazzini della Provincia.