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I 60 anni della Lipu nel giardino più bello del mondo

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Giardino di Ninfa © Marzia Giacobbe - AdobeStock


Sabato 12 aprile al Giardino di Ninfa e all'Oasi Pantanello (Latina), l'Associazione apre i festeggiamenti del sessantesimo dalla sua nascita. Pronto per il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin il nuovo inventario delle Iba, le aree più importanti per la tutela degli uccelli e i loro habitat

“Momento delicatissimo e importante per la conservazione della natura, a livello mondiale. L’Europa non tradisca la sua storia di politiche ambientali”.

Sessant’anni di protezione della natura e degli uccelli selvatici. I festeggiamenti per il prestigioso compleanno della Lipu si aprono con un evento all’Oasi Pantanello (Latina) e al contiguo Giardino di Ninfa, definito dal New York Times il più bel giardino del mondo, di proprietà della Fondazione Roffredo Caetani che ospita l’evento.

Nata nel 1965 tra Napoli e Roma, la Lipu ha segnato una parte essenziale della storia della tutela della natura italiana, sin dalla prima battaglia vincente, quando, con l’approvazione della legge 799 del 1967, ottenne l’abolizione delle cacce primaverili e l’inizio della fine dell’uccellagione.

Da allora, una lunga serie di successi, dalla creazione dei centri recupero per animali selvatici ai primi campi antibracconaggio in Sardegna e sullo Stretto di Messina, dal lancio del birdwatching in Italia alle Delibere Salvarondini, dai contributi alle direttive Uccelli e Habitat all’adesione alla federazione mondiale di BirdLife International, fino alla creazione del sistema italiano delle Iba, le aree più importanti per la tutela degli uccelli e dei loro habitat, e alla recente vittoriosa campagna per l’approvazione della Nature Restoration Law.

“Una storia gloriosa - dice Alessandro Polinori, presidente della Lipu-BirdLife Italia - che ha prodotto cambiamenti profondi nel nostro Paese, culturali e normativi, e che è tutta proiettata nel futuro, in una fase di grande delicatezza per le politiche ambientali. Le conquiste di questi decenni e le vittorie più recenti rischiano di essere manomesse da un’ondata sovranista e antiambientalista che va respinta. L’Europa non deve cedere sul fronte ambientale, fiore all’occhiello delle sue politiche, ma anzi rilanciare. Ora più che mai c’è bisogno di natura, della Lipu e dell’intero mondo ambientalista”.

“E’ una grande gioia per la Fondazione e me personalmente - dichiara Massimo Amodio, presidente della Fondazione Roffredo Caetani - ospitare a Ninfa e Pantanello l’apertura delle celebrazioni per i sessant’anni della Lipu, a sottolineare il legame storico tra le nostre due istituzioni, forte di una comune visione per la natura e l’ambiente e costantemente rinnovato da nuove energie, tanto più in questo momento storico così importante”.

All’evento di Ninfa e Pantanello si accompagna il lancio del nuovo inventario delle Iba (Important bird and biodiversity areas), le aree ornitologiche più importanti in Italia (ce ne sono 13mila a livello globale, approvate da BirdLife International) per la nidificazione, la sosta e la migrazione degli uccelli selvatici, essenziali come riferimento per l’individuazione di nuove aree protette ai sensi della Strategia europea per la biodiversità.

Il nuovo elenco, che sarà inviato nei prossimi giorni al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, individua 240 aree per oltre 9,3 milioni di ettari, pari al 31% del territorio nazionale, di cui il 75% terrestri e il 25% costiero e marino. Per quasi la metà (113) si tratta di aree nuove rispetto all’inventario precedente (2002), mentre per 81 aree sono state apportate modifiche riguardo i confini, l’habitat e i dati ornitologici raccolti.

Le regioni con il maggior aumento di questi preziosi siti ornitologici sono le Marche (+18 unità), la Sicilia (+16), la Sardegna (+15) e l’Emilia-Romagna (+13). Tra le Important bird areas più estese si registrano la Maremma viterbese, nel Lazio, il Castel di Judica e Lago Ogliastro, in Sicilia, e l’IBA Monte Etna, in Sicilia.

Elementi fondamentali per l’individuazione delle IBA sono ovviamente gli uccelli: 116 le specie prese in considerazione, tra cui quattro specie chiave in quanto particolarmente rare o localizzate in ambiti ristretti: la gallina prataiola, una specie della famiglia delle otarde, molto rara e presente nella sola Sardegna; l’astore di Sardegna, rapace endemico dell’isola omonima; l’ortolano, specie in forte declino e tipica degli ambienti agricoli marchigiani; e l’albanella minore, un rapace a rischio a causa della mietitura anticipata dei campi di fieno dove costruisce il nido.

L’appuntamento del 12 aprile prevede, dalle 9,30 al pomeriggio, sei “talks” su Uccelli, Canto, Habitat, Oasi, Bellezza e Valore, e una visita guidata allo splendido Giardino di Ninfa, che si presenterà nella sua veste più bella, in piena fioritura, e all’Oasi della Lipu Parco Pantanello, popolato da numerose specie di uccelli in nidificazione, quali, tra le altre, airone rosso, falco di palude e moretta tabaccata.

L’appuntamento del 12 aprile è a Cisterna di Latina, Parco naturale Pantanello, Via Provinciale Ninfina 66. Per info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Le IBA

240
le IBA del nuovo inventario
9,3 milioni
gli ettari di territorio coperto, pari al 31% del territorio nazionale
116
le specie di uccelli prese in esame
4
le specie di maggiore importanza conservazionistica: gallina prataiola, albanella minore, ortolano, astore di Sardegna
23
gli anni dalla precedente edizione (2002) dell’inventario delle IBA

20 tappe della storia della Lipu
1965
La Lipu è ideata a Napoli e fondata a Roma, per opera di Giorgio Punzo, naturalista e umanista napoletano. Punzo dà all’Associazione il nome originario di Lenacdu, Lega nazionale contro la distruzione degli uccelli.
1967
La prima vittoria della Lipu: il 2 agosto la legge nazionale 799 abolisce le cacce primaverili.
1971-73
Nascono il Centro per la riproduzione dei rapaci a Roma e il Centro rapaci a Parma, primi centri recupero italiani della storia.
1975
Cambio del nome: da Lenacdu a Lipu, Lega italiana protezione uccelli.
1979
Nasce l’Oasi Crava Morozzo, la prima della storia della Lipu.
1980
La Lipu lancia il primo campo antibracconaggio italiano, per la protezione dei falchi della regina, all’Isola di San Pietro, Sardegna.
1982
Con il Progetto Birdwatching, la Lipu porta il birdwatching in Italia.
1983
Il 6 maggio la Lipu “invade” Messina con 5mila manifesti antibracconaggio e conquista il Monte Ciccia, regno incontrastato dei bracconieri. L’antibracconaggio della Lipu si diffonde in tutta Italia, dal bresciano al nord-est, dalla Campania alla Sardegna.
1994
La Lipu diventa il partner italiano di BirdLife International, il più grande network mondiale per la conservazione degli uccelli.
2007
La Lipu ottiene la completa designazione delle Zone di protezione speciale e la loro tutela, attraverso il decreto Rete Natura 2000.
2008
Con la campagna contro la caccia in deroga la Lipu raccoglie 200mila firme in poche settimane, contribuendo allo stop delle deroghe.
2014
Una grande campagna contro l’uso degli uccelli come richiami vivi, già sotto osservazione della Commissione europea, porta all’abolizione de facto della loro cattura.
2019
Esce Conoscerli, proteggerli, la prima guida italiana sullo stato di conservazione degli uccelli in Italia, con 250 specie analizzate e indicazioni essenziali per la loro tutela.
2022
Nasce Casa Lipu, la nuova Sede nazionale, a Parma, e la Sdam, la Scuola Danilo Mainardi, per la formazione degli attivisti e la cultura ecologica.
2024
Con una grande campagna che raggiunge 7 milioni di persone, la Lipu contribuisce all’approvazione della Nature Restoration Law, la legge europea per il ripristino di habitat ed ecosistemi.


La Lipu oggi

29
oasi e riserve naturali
9
centri recupero per la fauna selvatica in difficoltà
35.000
sostenitori
1500
volontari attivi
1900
nidi sorvegliati ogni anno
31.000
animali curati ogni anno
140.000
visitatori annui delle Oasi
21.000
ragazze e ragazzi coinvolti ogni anno in attività di educazione ambientale

Flash News

In Italia e Portogallo esaurito l'equivalente del consumo annuale di "pesce domestico"

Stock ittici: 93% nel Mediterraneo sono sovrasfruttati

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