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Ambiente

Parte in Tanzania grande campagna di monitoraggio della popolazione di elefanti

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Ogni anno in Africa vengono uccisi in media 20.000 elefanti dai trafficanti di zanne 


In Tanzania, governo e WWF hanno lanciato la più grande campagna di monitoraggio della popolazione di elefanti tramite radiocollare. Con oltre il 90% degli elefanti sterminati negli ultimi 40 anni all’interno del Selous Game Reserve (sito World Heritage UNESCO), rafforzare la capacità di controllo e monitoraggio dei ranger è essenziale per ricostruire le popolazioni decimate dai bracconieri.
Nell’ambito del progetto, che durerà 12 mesi, 60 elefanti saranno radiocollarati all’interno e ai margini dell’area parco. Ciò consentirà ai ranger e al personale di tracciare i movimenti dei pachidermi e reagire in tempo reale in caso di eventuali minacce. L’uso dei collari satellitari è uno strumento di comprovata efficacia per il monitoraggio della fauna selvatica, anche per aumentarne la sicurezza. 

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Salvare i cetacei dalle catture accidentali si puo'

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Ogni anno, nel mondo oltre 300.000 cetacei rimangono impigliati in attrezzature da pesca non selettive come le reti da posta e muoiono nell’impossibilità di tornare in superficie per respirare. In occasione della Giornata internazionale per la diversità biologica, WWF e Convention of migratory species lanciano un importante rapporto che mette in luce gli strumenti e le sfide che devono essere affrontati per ridurre l’impatto della pesca sui cetacei.
Il lancio del report Review of methods used to reduce risks of cetaceans bycatch and entanglements è un’occasione importante per sottolineare la necessità di aumentare la sensibilizzazione e la pressione dell'opinione pubblica affinché l’industria della pesca adotti strumenti che garantiscano la protezione dei cetacei per la nostra e le generazioni future.
Le misure individuate nel report per ridurre i rischi per i cetacei sono la riduzione dello sforzo di pesca, l’utilizzo di pingers (strumenti che, collegati alle reti, emettono suoni in grado di tenere lontani i delfini), la creazione di aree marine protette gestite in modo efficace e la chiusura temporanea delle aree più delicate. Il rapporto suggerisce inoltre lo sviluppo di attrezzature alternative per sostituire gli attuali metodi di pesca ad alto tasso di cattura accidentale (bycatch) come ad esempio l’utilizzo di griglie di esclusione sulle reti a strascico, che permettono ai cetacei di liberarsi dalle reti o l’introduzione di modifiche alle dimensioni e forme degli ami dei palangari.

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Svelato il mondo sommerso di Venezia

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San Marco San Giorgio

Realizzato il primo rilievo batimetrico dettagliato della Laguna. Una ricerca dell’Ismar-Cnr e dell’Iim evidenzia l’impatto dell’uomo sulla morfologia dei canali e mette a disposizione della comunità scientifica i dati sulle caratteristiche fisico-chimiche dei fondali. Lo studio pubblicato su Scientific Data

L’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) e l’Istituto idrografico della Marina (Iim) hanno realizzato per la prima volta un rilievo della morfologia di dettaglio dei canali della laguna di Venezia. Lo studio, finanziato dal Progetto Bandiera Ritmare del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) e pubblicato recentemente sulla rivista online Scientific Data del gruppo Nature, rileva l’erosione attorno a strutture costruite dall'uomo anche negli ultimi anni e documenta un notevole impatto antropico sui fondali: zone di dragaggio e materiale gettato in acqua come elettrodomestici, container, piccoli barchini e parabordi. Questo mondo nascosto è stato reso visibile grazie alla misurazione della profondità delle acque (batimetria) dei canali effettuata con un ecoscandaglio ad alta risoluzione (multibeam).

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Nasce in Colombia la più grande area protetta per la foresta pluviale tropicale

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Chiribiquete National Park
 C.David Martinez


Duplice vittoria per la conservazione della natura in Colombia: il parco nazionale Serranía de Chiribiquete, situato nel cuore dell'Amazzonia colombiana, è stato ampliato arrivando a coprire 4,3 milioni di ettari e attestandosi come il più grande parco nazionale al mondo a protezione della foresta pluviale tropicale. L’area protetta è stata anche dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO, grazie al suo enorme valore ambientale, culturale e sociale.


L'annuncio segna il culmine di decenni di sforzi da parte delle organizzazioni e delle autorità colombiane e l'allargamento è il risultato di un'alleanza per la conservazione di nuove aree protette in Colombia, sostenuta dal WWF.
"Si tratta di un traguardo molto importante per l'Amazzonia e per la conservazione delle foreste a livello globale ma anche un passo decisivo per la protezione degli ecosistemi chiave in Colombia ", afferma Mary Lou Higgins, Direttore del WWF-Colombia. "Chiribiquete è davvero speciale per il suo valore biologico, culturale, idrologico e archeologico. È anche di vitale importanza per i gruppi indigeni, alcuni dei quali sono ancora oggi sconosciuti o vivono in isolamento volontario. L'espansione e il riconoscimento di questo posto unico come sito del patrimonio mondiale è un passo significativo verso la sua salvaguardia per le generazioni future".

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Venezia, Greenpeace in azione alla Regione Veneto per chiedere lo stop agli scarichi di PFAS

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Attivisti di Greenpeace sono entrati in azione questa mattina a Venezia, davanti alla sede della Regione Veneto a Palazzo Balbi, per protestare contro il grave inquinamento da PFAS che interessa un’ampia area della regione Veneto compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova. Gli attivisti di Greenpeace hanno chiesto alle autorità regionali di fermare subito gli scarichi di PFAS in Veneto.

Analisi indipendenti condotte da Greenpeace dimostrano che le indagini effettuate finora dalle autorità regionali non hanno ancora individuato tutte le fonti di inquinamento. Il rapporto “Pfas in Veneto: inquinamento sotto controllo?” documenta la diffusa presenza di PFAS in altri scarichi industriali e fuori dall’area monitorata.

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