Astronomia
Il mistero di Tunguska potrebbe essere svelato.
Una ricerca italiana conferma l’ipotesi di una collisione fra la Terra e un asteroide
Il mistero di Tunguska nasceva cento anni fa, quando una gigantesca deflagrazione, pari a mille atomiche di Hiroshima, squassò i cieli di una remota regione siberiana, rilasciando nell’atmosfera quindici Megaton di energia e radendo al suolo quasi duemila chilometri quadrati di taiga.
Avvistati sulla luna di Saturno enormi depositi di idrocarburi
Ultime novità da Titano: Avvistati sulla luna di Saturno enormi depositi di idrocarburi liquidi
Secondo gli ultimi avvistamenti fatti dalla sonda spaziale Cassini-Huygens, Titano conterrebbe una quantità di idrocarburi centinaia di volte superiore a tutte le riserve di gas e petrolio presenti sulla Terra. I risultati dello studio, condotto da Ralph Lorenz della Johns Hopkins University, sono stati pubblicati il 29 gennaio scorso su Geophysical Research Letters .
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Un esercito di formiche alla conquista di Marte. Fantascienza? No, solo un sogno che potrebbe diventare realtà
Acqua e polvere sulla superficie di Marte, quanto basta per avvicinare l’uomo al suo sogno più antico: scoprire tracce di vita nel cosmo per vincere la struggente solitudine dell’Io alla perenne ricerca dell’Altro.
Dopo le recenti scoperte, che hanno rivelato tracce di acqua e ghiaccio sul pianeta Rosso, questo sogno potrebbe diventare realtà.
Cassini-Huygens scopre un oceano di acqua e ammoniaca su Titano
L’oceano di Titano: la missione Cassini-Huygens scopre un fitto strato di acqua e ammoniaca sotto la superficie del satellite
L’ultima scoperta della sonda Cassini-Huygens è un oceano di acqua e ammoniaca sotto la superficie di Titano, la più grande luna di Saturno. L’oceano, la cui profondità non è stata ancora calcolata con precisione, si estende sotto uno strato di ghiaccio spesso all’incirca 100-200 km.
La Terra vista dallo spazio: il lago di Aral
La Terra vista dallo spazio: il lago di Aral
Ogni giorno centinaia di satelliti “scansionano” con i loro radar la superficie della Terra e producono milioni di immagini. Questa settimana l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha scelto di mostrare, fra le immagini del suo vasto archivio fotografico, un minuscolo “pixel” azzurro, al confine tra Kazakistan e Uzbekistan, in Asia centrale. E’ il lago – erroneamente chiamato “mare” - di Aral, in russo Aralskoje More, una volta il quarto lago più grande del mondo, oggi vittima di uno dei più gravi disastri ambientali compiuti dall’uomo.