La Fondazione Pitti Discovery presenta una mostra dedicata al legame tra moda e lavoro
La Fondazione Pitti Discovery presenta WORKWEAR LAVORO MODA SEDUZIONE, una mostra curata da Oliviero Toscani con La Sterpaia, Bottega dell'Arte della Comunicazione e da Olivier Saillard, curatore del Musée Des Arts Decoratifs - Paris.
I protagonisti di WORKWEAR LAVORO MODA SEDUZIONE sono abiti, accessori, immagini e suoni del mondo del lavoro e di quello della moda, chiamati a dialogare tra loro. Il progetto parte osservando come l'estetica semplice e funzionale dell'abbigliamento da lavoro, nato per assecondare i movimenti del corpo e per proteggerlo, sia una fonte d'ispirazione inesauribile per la moda fin dagli inizi del Novecento. Le citazioni e i richiami al workwear sono infiniti, tanto nella moda maschile quanto femminile, ma non si tratta di un excursus storico sull'abito da lavoro, quanto piuttosto di una rappresentazione di analogie e similitudini tra forme e materiali, di un gioco di scambi, rimandi e ispirazioni reciproche tra i due mondi.
Posizionati su pancali per la movimentazione delle merci, su piani di lavoro, in legno e in metallo, vengono esposti in modo spettacolare - giocando sulle grandi quantità e sulla originalità delle forme e dei materiali - i capi d'abbigliamento e gli oggetti per ogni ambiente lavorativo.
In mostra, selezionati da Oliviero Toscani con La Sterpaia, Bottega dell'Arte della Comunicazione:
300 diversi completi da lavoro, alcuni dei quali con un incredibile impatto visivo: dalle tute ignifughe da attraversamento in fibra multistrato allo scafandro articolato, dalla tuta spaziale a quelle da pompiere, dalla tenuta da pescatore e da infermiere.
2.500 circa i dispositivi di protezione, tra elmetti, maschere da saldatura, grembiuli e guanti (in maglia di ferro per la lavorazione delle carni, ad esempio), maschere-visiere (protettive in vetro stratificato, etc.), scarpe con soletta e puntale antiperforazione, etc. etc...
15.000 le immagini, selezionate dagli archivi Corbis, image provider del progetto, che si susseguono: dagli scatti agli spezzoni di film e di video in cui è protagonista il mondo del lavoro.
60 schermi sospesi, sui quali contemporaneamente sono proiettati foto e video legati al lavoro.
70 capi delle griffe più prestigiose, selezionati da Olivier Saillard con il contributo di Maria Luisa Frisa per la parte italiana: da Prada a Krizia, da Armani a Moschino, da Comme de Garçons a Yamamoto, da Hermès a Jean-Charles de Castelbajac fino a CP Company. Gli abiti sono ordinati per temi e rimandi - la tasca, il grembiule, la maglia metallica. - e la loro presentazione è a volte tecnica, industriale, seriale, a volte più poetica, altre volte ancora glamorous, come in una passerella. Alle pareti delle navate sono proiettati i video di sfilata a mettere in evidenza gli elementi che la moda ha assorbito e ripreso dal mondo del lavoro.
E in mostra ci sono anche i camici "a colori" che la Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer ha realizzato per i suoi medici, infermieri e tecnici, disegnati dagli stessi bambini dell'ospedale fiorentino.
WORKWEAR è anche un invito a riflettere sul tema della sicurezza. Ci sono persone che lavorano in condizioni difficili, pericolose, poco agevoli, particolari, estreme, e ci sono aziende che producono capi, accessori e tecnologia per proteggere e tutelare queste persone dai rischi e dai pericoli che corrono. Per questo la mostra dedica un'attenzione particolare alla ricerca, all'innovazione sui tessuti, sui materiali e sul design dell'abbigliamento da lavoro, che per la sicurezza e la protezione di chi lavora è di enorme, talvolta vitale, importanza. E così come la moda si ispira al mondo del lavoro, allo stesso tempo ci sono moltissimi capi d'abbigliamento da lavoro che guardano alla moda per essere indossati più volentieri, proprio da chi deve usarli per proteggersi.
A fare da scenografia alla mostra è la Stazione Leopolda, un tipico spazio di archeologia industriale, costruita come stazione ferroviaria e successivamente riconvertita a officina meccanica, che mantiene inalterate le atmosfere e le strutture del luogo di lavoro.
IL LIBRO/CATALOGO DELLA MOSTRA
La mostra è accompagnata da un libro/catalogo pubblicato da Marsilio Editori e Fondazione Pitti Discovery.
Edizioni italiano e inglese, 224 pagine a colori.
Oltre ai testi dei curatori, è in catalogo una ricerca iconografica sul tema del lavoro, in termini storici e come fonte d'ispirazione per la moda.
In mostra e in catalogo
TUTTE LE IMMAGINI DELLA MOSTRA sono della Agenzia Corbis Italia.
"Siamo davvero entusiasti della collaborazione con Pitti Immagine e con Oliviero Toscani. Il soggetto da loro scelto 'WORKWEAR' ci è subito piaciuto. Naturalmente essere stati in grado di fornire 15.000 immagini per un solo soggetto ci rende pieni di orgoglio. Siamo convinti che Oliviero Toscani con il suo lavoro e quello del suo staff non potrà che valorizzarle ulteriormente. WORKWEAR è la riprova che all'interno dell'archivio Corbis le possibilità di inventare e costruire mostre straordinarie sono pressoché infinite" Luca Messaggi. Director Sales and Service Corbis Italia
ABBIGLIAMENTO DA LAVORO: : Alfredo Grassi, Carabelli, DPI, Fat, Fondazione Meyer, Fraizzoli, Giordani Giancarlo, Jolly Scarpe, Lee Jeans, Lotto Works, Masi, Moldex, Montebove, Pezzol, Proteco Sub, Raitex, Scott Health & Safety, Sicor, Siggi Group, Sperian Protection, Stewart, Tecnologie Monaldo Monaldi, Timberland PRO, Utility by Diadora, Uvex.
FASHION DESIGNER: Adeline André, Agnès B., Allegri, Antonio Marras, C.P. Company, Christian Lacroix, Comme des Garçons, C.P. Company, DSquared2, Elsa Schiaparelli, Giorgio Armani/Emporio Armani, Hermès, Jean-Charles de Castelbajac, Krizia, Maison Martin Margiela, Marithé + Francois Girbaud, Marni, Max Mara, Miu Miu, Moschino, Prada, Stone Island, Thierry Mugler, Versace, Walter van Beirendonck, Yohji Yamamoto.
Un ringraziamento speciale alle istituzioni e alle organizzazioni che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto:
AIAS - Associazione professionale italiana ambiente e sicurezza, AIRBANK, ALCOA, ANMIL - Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, ASSOSIC - Associazione Italiana Fabbricanti e Commercianti Prodotti Antinfortunistici, CGIL Toscana - Confederazione Generale Italiana del Lavoro, COMUNE DI FIRENZE, CONFINDUSTRIA, CONFINDUSTRIA FIRENZE, INAIL (dir. Reg. Toscana) Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro, ISPESL (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro), PROVINCIA DI FIRENZE, REGIONE TOSCANA
WORKWEAR
LAVORO MODA SEDUZIONE
14 gennaio - 8 febbraio 2009
Stazione Leopolda
Viale Fratelli Rosselli, 5 - Firenze
martedì - giovedì 10.00-15.00
venerdì - domenica 10.00-18.00
chiuso il lunedì
ingresso gratuito
www.pittiworkwear.it
Per info: Pitti Immagine - ufficio stampa
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. +39 02 86462919 +39 055 3693240
La Sterpaia Press - adicorbetta - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.- skype: press La Sterpaia tel. +39 02 89053149
Credits: Il progetto Workwear e' promosso da Centro Di Firenze Per La Moda Italiana e Pitti Immagine
La mostra e il libro/catalogo WORKWEAR lavoro moda seduzione sono stati possibili grazie al generoso supporto di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sempre vicina ai progetti culturali della Fondazione Pitti Discovery.
CORBIS
Corbis è uno dei media provider di riferimento per la comunità creativa, in grado di concedere licenze per una vastissima gamma di foto pluripremiate contemporanee, storiche e di entertainment, nonché imponenti collezioni di celebri illustrazioni e immagini di repertorio. Le sue immagini vengono viste ogni giorno in tutto il mondo nella pubblicità, nei media, nell'editoria e nelle comunicazioni aziendali. Corbis ha sede a Seattle, con 15 uffici dislocati tra Nord America, Europa, Asia e Australia, in grado di servire più di 50 paesi in tutto il mondo. www.corbis.com
WORKWEAR lavoro moda seduzione è l'evento di apertura delle celebrazioni per i 150 anni de "La Nazione".
Con il Patrocinio del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali