La macchina da scrivere, ancora al suo posto sopra la scrivania nello studio, è quella che ha accompagnato un'intera generazione di scrittori, quella Olivetti Lettera 22 che lo accomunava - fra gli altri - con un altro grande come Indro Montanelli, forse l'unica scelta che li mise d'accordo. Lo studio di cui si parla è infatti quello dove visse dagli anni Sessanta fino alla morte, nel 1990, Alberto Moravia. Che ora diventa patrimonio collettivo, con l'inaugurazione appunto della Casa Museo Alberto Moravia, in Lungotevere della Vittoria a Roma, grazie alla donazione da parte degli eredi - le scrittrici Dacia Maraini e Carmen Llera - al Comune di Roma.
Saranno così visibili il salotto, con il divano preferito da Moravia, luogo di conversazioni con amici come Enzo Siciliano e Pier Paolo Pasolini, le collezioni di libri - oltre 10mila, con tante prime edizioni dedicate -, di ritagli di stampa, di fotografie in giro per il mondo, fino a diverse opere d'arte, fra gli altri di Mario Schifano, Renato Guttuso, Mario Ceroli. E molte raccolte di periodici che ebbero Moravia come collaboratore, da Nuovi Argomenti all'Espresso. Visite dal 30 novembre, in gruppi di 15 con la guida e solo su prenotazione.
Presentazione: lunedì 29 novembre 2010 - ore 12.00
Sala Pietro da Cortona - Campidoglio - Roma
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Casa Museo Alberto Moravia
Lungotevere della Vittoria 1 - Roma
www.060608.it