Questo sito utilizza cookie per implementare la tua navigazione e inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più clicca leggi

Sei qui: HomeAutori Scienzeonline.comAlimentazioneGermania: no al mais transgenico

Germania: no al mais transgenico

Valutazione attuale:  / 1
ScarsoOttimo 
Ieri Berlino ha detto no al mais geneticamente modificato prodotto dalla Monsanto, il MON 810, nonostante il parere positivo dell'Unione Europea e l'imprimatur dell' EFSA, l'organismo europeo che vigila sulla sicurezza alimentare. La Germania si unisce così al coro dei dissidenti, tra cui spiccano Francia, Grecia e Ungheria, che hanno messo gli OGM al bando.

Il 2 marzo scorso, i ministri dell'Ambiente di 27 paesi europei hanno respinto, con 282 voti su 345, la decisione della Commissione europea di obbligare Austria e Ungheria a togliere il veto sulla commercializzazione di mais MON 810 nei due Stati. E' la quarta volta che i governi europei si oppongono alla volontà della Commissione di sospendere la moratoria. EuropaBio, l'associazione europea che riunisce le industrie biotecnologiche, non nasconde il proprio malumore di fronte alla decisione dei ministri europei che  - afferma Nathalie Moll, rappresentante di EuropaBio - va contro la volontà degli agricoltori europei, i quali chiedono a gran voce la libertà di coltivare OGM".

Il ministro tedesco dell’Agricoltura e della protezione consumatori, Ilse Aigner, non ha dubbi. In una conferenza stampa svoltasi ieri, ha dichiarato : "Sono arrivata alla conclusione che ci sono giustificati motivi per credere che il mais geneticamente modificato MON 810 rappresenti un pericolo per l'ambiente". Un parere condiviso da altri 5 paesi dell'Unione Europea. La scelta di bandire questo alimento, afferma la Aigner, non è dettata da ragioni politiche, ma si basa su fattori scientifici. Il veto, infatti, riguarda quel particolare organismo e non tutte le coltivazioni OGM.

La Monsanto fa sapere, per bocca del suo portavoce Andreas Thierfelder, che la decisione della Germania non è giustificabile dal punto di vista scientifico. Se la decisione sarà confermata,la società americana potrebbe adire le vie legali per ottenere il via libera alla coltivazione di semi transgenici entro il 2009.

Alla fine del 2008, i ministri europei per l’Ambiente avevano stabilito alcune linee-guida sulla commercializzazione di OGM nei Paesi dell’Unione Europea. Ecco i punti-chiave:
1. verifica dell'impatto ambientale sul medio e lungo termine delle coltivazioni transgeniche, in particolare quelle che producono pesticidi e sono resistenti agli erbicidi.
2. valutazione degli effetti socio-economici della commercializzazione di OGM nel mercato europeo,  con particolare riguardo ai semi transgenici e ai loro effetti sul sistema agricolo complessivo.
3. potenziamento della presenza di esperti degli Stati-membri dell’UE all’interno dell’EFSA
4. istituzione di zone senza OGM in ecosistemi protetti.

Fonte: Euractiv


Link consigliati:

Federal Ministry of food, agriculture and consumer protection
Food Safety Strategy
 

EURACTIV
Germany joins ranks of anti-GMO countries (15/04/2009)
http://www.euractiv.com/en/cap/germany-joins-ranks-anti-gmo-countries/article-181267

Ministers back right to refuse GM crop cultivation (03/03/2009)
http://www.euractiv.com/en/sustainability/ministers-back-right-refuse-gm-crop-cultivation/article-179882

EU ministers back GMO-free zones  (09/12/2008)
http://www.euractiv.com/en/cap/eu-ministers-back-gmo-free-zones/article-177557

Emma Bariosco

 

Flash News

 


Dal 27 luglio 2018 al 27 gennaio 2019 nelle Sale Espositive di PalazzoCaffarelli e nell’Area del Tempio di Giove con reperti presentati per la prima volta al pubblico


Dal 27 luglio 2018 ai Musei Capitolini La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia, una nuova importante mostra ad ingresso gratuito per i possessori della MIC, la nuova card che può essere acquistata da chi risiede o studia nella Capitale a soli 5 euro consentendo l’ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici. Per info www.museiincomuneroma.it


Gli inizi di Roma sono spesso confinati, nella comune immaginazione, ai miti della fondazione tramandatici dagli storici antichi: dalla Lupa che allatta i Gemelli presso la palude ai piedi del Palatino alla disputa fratricida tra Romolo e Remo. Un immaginario rafforzato dalla circostanza che l’immagine di Roma maggiormente proposta nei secoli è legata ai simboli e agli edifici del suo passato imperiale, e, d’altra parte, dalla difficoltà nel rintracciare opere immediatamente riconducibili alle fasi precedenti della vita della città, a partire dall’età repubblicana e andando ancora più indietro nel tempo. La mostra La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia è la prima di una serie di esposizioni temporanee che permetterà ai visitatori di recuperare, attraverso le stratificazioni archeologiche, i valori fondativi della città di Roma che, nonostante il
passare dei millenni, incidono ancora nella vita degli odierni cittadini: lo sviluppo della società, la gestione del territorio e l’interazione con le altre comunità. Ospitata nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli e nell’Area del Tempio di Giove dei
Musei Capitolini dal 27 luglio 2018 al 27 gennaio 2019, l’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, curata da Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce, e organizzata da Zètema Progetto Cultura. Prendendo il via dall’attenta lettura dei dati archeologici, La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia accende i riflettori sulla fase più antica della storia di Roma, illustrandone gli aspetti salienti e ricostruendo costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi, trasformazioni sociali e culturali delle comunità che vivevano quando Roma, secondo le fonti storiche, era governata da re. Grazie a lunghe attività di ricomposizione e di restauro a cura della Sovrintendenza Capitolina, con la collaborazione del Parco Archeologico del Colosseo che ha messo a disposizione i risultati delle più recenti ricerche nell’area nord-est del Palatino e sulla Velia, sarà possibile mostrare per la prima volta al pubblico dati e reperti mai esposti prima.  La mostra è realizzata con il sostegno di Sapienza Università di Roma (per i materiali degli scavi del Palatino e della Velia) e dell’Università della Calabria e University of Michigan (per i nuovi materiali di Sant’Omobono). Si avvale inoltre, sempre in collaborazione con il Mibac, di preziosi prestiti da parte del Museo Nazionale Romano e del Museo delle Civiltà, e da parte della Soprintendenza
per l’Area Metropolitana di Napoli. Il percorso espositivo - che inizia a partire dal limite cronologico più recente, il VI secolo
a.C., e arriva fino al X secolo a.C. - si snoda in diverse sezioni: Santuari e palazzi nella Roma regia, con reperti provenienti dall’area sacra di Sant’Omobono nel Foro Boario presso l’antico approdo sul Tevere; I riti sepolcrali a Roma tra il 1000 e il 500 a.C., con corredi tombali dalle aree successivamente occupate dai Fori di Cesare e di Augusto e dal Foro romano; L’abitato più antico: la prima Roma, con il plastico di Roma arcaica per un viaggio a ritroso nel tempo dalla Roma di oggi a quella delle origini; Scambi e commerci tra Età del Bronzo ed Età Orientalizzante, con testimonianze provenienti in massima parte dalla necropoli dell’Esquilino, uno dei complessi più importanti della Roma arcaica; e le sezioni Indicatori di ruolo femminile e maschile, Oggetti di lusso e di prestigio, e Corredi funerari “confusi”, che contengono reperti e oggetti provenienti anch’essi per lo più dalla necropoli dell’Esquilino a testimonianza di quella che poteva
essere la ricchezza originaria della necropoli.

Cerca nel Sito

Archivio Agenziadistampa 2001-2012

Per Visitare il vecchio archivio Articoli di Agenziadistampa.eu andate alla pagina www.agenziadistampa.eu/index-archivio.html

Scienzeonline.com
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 227/2006 del 29/05/2006 Agenzia di Stampa a periodicità quotidiana - Pubblicato a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50 - Direttore Responsabile: Guido Donati.

Agenziadistampa.eu - tvnew.eu
Direttore Responsabile Guido Donati
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa quotidiana - Pubblicata a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50

Free business joomla templates