Un cimitero “per tutte le stagioni”. Scoperto, nella regione inglese di Leicestershire, un sito funerario utilizzato in epoche storiche diverse
Gli scavi recentemente condotti dalla University of Leicester Archaeological Services (ULAS) hanno rivelato, nella regione inglese di Leicestershire, la presenza di tre antichi monumenti funerari che sono stati utilizzati in epoche storiche successive: Età del Bronzo, Età del Ferro, epoca romana, periodo della conquista Anglo-Sassone.
I tumuli forniscono la prima testimonianza di un cimitero anglosassone edificato su un precedente sito funerario. Tra i ritrovamenti, la tomba di un bambino di circa otto anni, circondato di offerte votive, fra cui alcuni coltelli di selce ricavati fondendo oggetti molto più antichi, quasi a sottolineare la continuità con il passato.
La scoperta è importante perché confermerebbe l’utilizzo di antichi cimiteri risalenti all’età del Bronzo da parte di popolazioni successive che si erano stabilite nei pressi di questi monumenti funerari, di cui probabilmente ignoravano il significato originario, ma che utilizzavano per commemorare i propri defunti.
I tre tumuli scoperti dai ricercatori fanno parte di un piccolo cimitero posto alla confluenza tra i fiumi Soar e Wreake. Con molta probabilità, gli abitanti dell’età del bronzo si riunivano in questo sito per scambiare merci e rafforzare alleanze politico-militari. Il cimitero è frutto della collaborazione tra più famiglie, che lo eressero per rinsaldare i legami di parentela. In una sepoltura crematoria vicino alla tomba del bambino sono stati rinvenuti dei frammenti di ceramica Beakery, un materiale molto più antico rispetto al periodo in cui è stato collocato nel sito funerario.
In un’altra sepoltura, forse appartenuta ad una donna, gli archeologi hanno trovato le perle di una collana piuttosto tipica della regione del Wessex ma inconsueta nel Leicestershire, fatta di giavazzi, scisto, ambra e ceramica. Secondo John Thomas, coordinatore della ricerca, questo tipo di collana veniva ricomposta utilizzando pietre ricavate da antiche sepolture: l’energia accumulata nelle tombe degli antenati si credeva potesse trasmettersi anche ai discendenti. I materiali utilizzati, inoltre, hanno provenienze diverse, testimoniando quindi l’esistenza di una fitta rete commerciale fra popolazioni anche distanti tra loro. I tre tumuli furono utilizzati in modi diversi nelle varie epoche: durante l’età del ferro, ad esempio, divennero dei punti di incontro per gli artigiani che lavoravano coltelli di ceramica, come dimostrano le tracce rinvenute nel terrapieno. Questa attività continuò anche in epoca romana. Con l’arrivo degli anglosassoni, il tumulo si trasformò in un piccolo cimitero. Le comunità che di volta in volta si stabilirono intorno a questo monumento funerario probabilmente neppure conoscevano il significato simbolico che esso racchiudeva in origine, eppure lo considerarono sempre un potente “richiamo” alle origini e allo spirito degli antenati che in quel luogo erano stati sepolti: riutilizzando gli antichi sepolcri per deporre i propri morti, si voleva in qualche modo rivendicare il diritto di appartenza a quella terra. La sepoltura acquista così un valore mitico e di continuità con il passato.
Veronica Rocco