Medicina
Leishmania: un parasite qui s’adapte à son environnement par amplification chromosomique
La leishmaniose est une maladie humaine et animale causée par les parasites Leishmania. Elle touche 12 millions de personnes et est endémique dans une centaine de pays. Elle émerge à présent en Europe en raison de changements climatiques et de déplacements massifs de population. Le parasite Leishmania est connu pour s’adapter rapidement à de nouveaux environnements, avec des conséquences importantes sur l’évolution de la maladie. L’Union européenne a, par conséquent, reconnu la leishmaniose comme une menace émergente pour la santé publique. Dans un article publié par la revue Nature Ecology & Evolution, des chercheurs de l’Institut Pasteur à Paris et du Centre de régulation génomique (CRG) de Barcelone, en collaboration avec des équipes de l’Institut de médecine tropicale (IMT) d’Anvers et de l’Université de Montpellier, apportent la preuve que l’adaptation des leishmanies résulte d’amplifications chromosomiques fréquentes et réversibles. Ces variations, appelées aneuploïdies, sont semblables à celles constatées dans de nombreux types de cancers.
Leggi tutto...Come smascherare il latte straniero nella mozzarella di bufala
Un test per scoprire la presenza di latte importato in un prodotto derivante da materie prime italiane, come la mozzarella di bufala campana Dop. È quanto elaborato dall’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche e pubblicato su Food Chemistry
I ricercatori dell’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ispaam) hanno messo a punto un sistema in grado di rilevare una delle forme di adulterazione più comuni della mozzarella di bufala campana DOP. Lo studio, pubblicato su Food Chemistry, attraverso l’analisi proteomica delle caseine ha permesso di riconoscere dei marcatori molecolari indicatori della presenza di latte e/o cagliata di bufala di provenienza straniera, miscelati con latte prodotto in Italia. Questa scoperta consentirà di realizzare test di routine veloci ed economici per individuare eventuali adulterazioni di latte e formaggi da bufala campana con materie prime provenienti al di fuori dell’area di produzione.
“Il latte delle nostre bufale ha caratteristiche genetiche che lo differenziano da quello proveniente da altri paesi. Grazie a questo studio si potrà finalmente smettere di dubitare circa la provenienza della tanto apprezzata mozzarella di bufala Campana DOP”, afferma Simonetta Caira, ricercatrice Cnr-Ispaam e coordinatrice dello studio. “La metodica analitica messa a punto potrà essere applicata sia sul latte o cagliata in arrivo al caseificio sia sul prodotto finale presente sui banchi del supermercato. In tal modo si potrà garantire la qualità e la genuinità delle merci lungo tutta la filiera di produzione”.
Leggi tutto...I dati Istat contraddicono il Censis
Oggi numerosi organi di informazione rilanciano i dati di uno studio Censis-Rbm Assicurazione Salute, già ampiamente diffusi a giugno, dove si afferma che 12,2 mln d’italiani avrebbero rinunciato a prestazioni sanitarie (almeno una volta l’anno) per motivi economici. Il ministero della Salute sottolinea come il dato di 12,2 milioni sia una mera proiezione in valori assoluti dei risultati di un’indagine campionaria su 1.000 cittadini ai quali è stato chiesto se, nel corso dell’anno, avessero rinunciato o rinviato ad almeno una prestazione sanitaria senza però specificarne tipologia ed effettiva urgenza.
Leggi tutto...Le manovre di primo soccorso si imparano a scuola. Presentato progetto di Miur, Salute e Sis 118
Fipronil: analisi su 114 campioni, accertamenti su 2 positivi per individuare cause contaminazione
ll Ministero della salute, continua a monitorare con attenzione le informazioni relative alla circolazione in Europa di lotti di uova e derivati contaminati da fipronil, un antiparassitario addizionato a un detergente utilizzato nelle pulizie degli allevamenti di pollame in alcuni Paesi europei. Tale trattamento non autorizzato ha comportato una contaminazione delle uova prodotte dalle galline presenti in stabilimenti non italiani. Allo stato attuale non risulta, peraltro, che si siano manifestati in alcun Paese dell’Unione casi di intossicazione umana legata all’utilizzo delle uova contaminate; tale evenienza è peraltro poco probabile, in considerazione del livello di contaminazione rilevato e del normale consumo medio di uova nella popolazione europea.
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