A pochi giorni dall’anniversario del Protocollo di Kyoto, il 16 febbraio, inizia il conto alla rovescia verso l’Ora della Terra del WWF, il 26 marzo alle 20.30, la più grande mobilitazione per il pianeta mai organizzata, che nel 2010 ha spento le luci di 1200 tra i monumenti più famosi del mondo, da Fontana di Trevi e Tour Eiffel, fino alle Piramidi egiziane e alla Città Proibita di Pechino, coinvolgendo oltre un miliardo di persone, migliaia di imprese, istituzioni e comunità in 4500 città e 128 Paesi, testimonial come Francesco Totti, Gisele Bundchen e il Nobel per la pace Desmond Tutu – i cui videomessaggi hanno invaso i siti web e i social media - fino a ricevere il plauso del segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki Moon.
Ma un futuro sostenibile è davvero possibile? Nel 2012 il Protocollo di Kyoto finirà il suo primo periodo di azione, e il mondo attende alla fine dell’anno un accordo globale con cui i Governi adeguino gli impegni alla necessità di una rapida e drastica riduzione delle emissioni. Ma abbiamo già a disposizione tutti gli strumenti che servono per garantire gli equilibri ambientali, economici e sociali da cui l’umanità stessa non può prescindere. L’Energy Report recentemente presentato dal WWF, ha dimostrato che avere il 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2050 è possibile, a patto di usare meno e meglio l'energia e tutte le risorse che consumiamo. E in molte parti del mondo persone, istituzioni, imprese, stanno già portando avanti la trasformazione nel segno della sostenibilità che potrà dare al pianeta un futuro migliore.
Per questo, dopo aver spento praticamente il mondo intero, l’Ora della Terra 2011 vuole andare oltre, e sotto il nuovo logo “60+” chiede a tutti non solo di spegnere simbolicamente le luci per un’ora, ma di unirsi a questa grande ondata di innovazione globale e intraprendere azioni “verdi” tutti i giorni, rendendo sempre più concreto il messaggio che la comunità globale dell’Ora della Terra lancia ogni anno con più forza: se vogliamo dare al mondo un futuro migliore, dobbiamo trasformare (in meglio) le nostre vite, tagliare le emissioni inquinanti per vincere la sfida dei cambiamenti climatici, e perseguire un’economia nuova, rispettosa degli equilibri del pianeta e di gran lunga vantaggiosa anche per il benessere dell’uomo e per una maggiore equità.
L’appuntamento è per il 26 marzo dalle 20.30 alle 21.30 in tutto il mondo. Dal 21 febbraio, ogni settimana, nuove storie, testimonial, video, notizie, incontri con esperti internazionali, iniziative speciali, scandiranno il countdown verso la grande festa planetaria. www.wwf.it/oradellaterra