Una ricerca della Sapienza svela il segreto della crescita delle piante e apre nuove frontiere per un’agricoltura sostenibile
Piante in grado di prosperare su terreni aridi o con poca acqua grazie al controllo sulla crescita delle radici, aumento della produzione di alimenti e materie prime senza ricorrere a un uso massiccio di fertilizzanti: è una delle possibili applicazioni della ricerca - coordinata da Sabrina Sabatini presso il gruppo di ricerca del prof. Paolo Costantino al Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare della Sapienza - sul funzionamento di auxina e citochinina, le sostanze che regolano lo sviluppo delle piante.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica aveva potuto dimostrare che i due ormoni vegetali agiscono in maniera opposta e bilanciata: l'auxina induce le cellule a dividersi, mentre la citochinina le stimola a differenziarsi. Ma il meccanismo di interazione era rimasto finora oscuro.
La ricerca della Sapienza dimostra come l'auxina e la citochinina interagiscono a livello genetico e molecolare. Utilizzando come sistema modello la radice della pianta Arabidopsis thaliana, sono stati identificati i geni tramite i quali i due ormoni comunicano, controllando reciprocamente la produzione e distribuzione l'uno dell'altro, e assicurando così un continuo equilibrio tra lo stimolo alla divisione e quello al differenziamento delle cellule staminali.
Questi risultati aprono nuove importanti prospettive di ricerca fondamentale e di applicazioni biotecnologiche. In particolare offrono la possibilità di comprendere e quindi di controllare la crescita degli organi della pianta, e di tracciare un modello di funzionamento delle cellule staminali nelle piante, dal quale si potranno ricavare principi e meccanismi validi anche per quelle umane.
Va sottolineato che questi risultati possono essere ottenuti modificando per selezione geni della pianta stessa senza fare ricorso a OGM.
Il lavoro, pubblicato sul corrente numero della prestigiosa rivista scientifica americana Science, è stato interamente concepito e in massima parte realizzato alla Sapienza.
La coordinatrice, Sabrina Sabatini, ricercatore della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, è rientrata in Italia nel 2003 presso il gruppo del prof. Paolo Costantino grazie a un “career development grant” della fondazione Giovanni Armenise e alla legge sul "rientro dei cervelli".
Informazioni
Sabrina Sabatini, Paolo Costantino
Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare