Un contesto cosmopolita e di ampio respiro per l'edizione 2010 di uno dei più ambiti premi nazionali per i giovani ricercatori.
5 RICERCATORI ESTERI IN LIZZA, UNA RICERCA CANDIDATA DALLA SVIZZERA E UNA CREATA IN COLLABORAZIONE CON L’HARVARD MEDICAL SCHOOL: IL PANORAMA ITALIANO DELLA RICERCA SI ARRICCHISCE DI COLABORAZIONI INTERNAZIONALI CHE SARANNO MESSE A DISPOSIZIONE DELLE AZIENDE ITALIANE. I ricercatori hanno voglia di far conoscere alla comunità scientifica, ma anche ai non addetti ai lavori, ciò su cui stanno lavorando, l’importanza del loro impegno, che è finalizzato alla scoperta di nuove soluzioni, per la salute, per la sostenibilità ambientale, per il miglioramento della qualità della vita.Un impegno che richiede molto tempo e risorse, ma senza il quale non ci può essere crescita e sviluppo. Finalità del Premio Sapio è quello di divulgare il lavoro dei ricercatori e mettere a disposizione della comunità scientifica e imprenditoriale italiana tutte le 84 ricerche pervenute perché possano essere applicate, sviluppate e portate avanti. Un piccolo ma importante segnale in un momento certamente non facile per la ricerca nel nostro Paese, per dire quanto essa sia fondamentale, quanto debba essere sostenuta e incentivata. Sono 84 i Progetti giunti quest’anno che propongono alla comunità scientifica risultati di ricerca di grandissimo interesse in particolare nel settore salute e ambiente. In controtendenza con quello che è considerato il trend della ricerca italiana, la fuga dei cervelli, il Premio Sapio attira ricerche e ricercatori di respiro internazionale: coinvolti, ad esempio, l’Institute for Professionalism and Ethical Practice, Children’s Hospital Boston, Harvard Medical School e la London School of Economics and Political Science. Inoltre si sono candidati un ricercatore bosniaco, due ricercatori americani e una cubana – tutti ovviamente hanno effettuato le ricerche in Italia, così come recita il regolamento che vuole dare valore alla ricerca italiana. Indipendentemente da quello che sarà l’elenco dei vincitori, le ricerche rappresentano passi avanti concreti e importantissimi in settori fondamentali per la qualità della vita di tutti, come sono la salute e l’ambiente.Basta una scorsa ai contenuti di questi lavori per rendersi conto che si tratta di risultati di eccellenza, che porteranno ad applicazioni significative. Due esempi delle ricerche internazionali candidate: Dalla London School of Economics and Political Science si candida la ricerca “Moving to a multichannel and multiplatform company in the emerging and digital media eco-system” che si occupa dell’aspetto economico del cambiamento culturale e sociale dei modelli di business sopravvenuti con la rivoluzione digitale. Oggi, infatti, uno dei temi cruciali nell'industria mediatica è il cambiamento e il diffondersi di una nuova ecologia dei Media, che implica la definizione di nuovi modelli di business e approcci per il futuro. La ricerca della candidata si è concentrata sul contesto italiano che presenta diverse peculiarità rispetto al più ampio contesto Europeo. In particolare, si è analizzato il caso del Gruppo Mediaset e il relativo approccio all'innovazione con l'affermazione di un modello di business ibrido a fronte dello sviluppo di un mercato televisivo sempre piu' competitivo e multimediale.Dalla collaborazione con l’Institute for Professionalism and Ethical Practice, Children’s Hospital Boston, Harvard Medical School nasce la ricerca: “La comunicazione dell’evento avverso: valutazione di un progetto formativo interdisciplinare con l’uso di simulazioni”. Il tema della gestione del rischio clinico e della comunicazione degli eventi avversi ha assunto negli ultimi anni una notevole rilevanza nel contesto internazionale ed italiano. Grazie a questo dibattito anche la cultura sanitaria del nostro paese, riguardo l’errore, sta cambiando. Partendo dall’idea di errore come mancanza del sistema ed incentivo al miglioramento, diversi strumenti sono stati introdotti nella realtà sanitaria italiana per analizzare le insufficienze dell’organizzazione e progettare barriere protettive. Molte iniziative formative sono state intraprese per accrescere la consapevolezza degli operatori sulle problematiche legate alla sicurezza dei pazienti e tradurre tali acquisizioni ne lla quotidiana pratica professionale. Nonostante l’importanza dell’attivita’ strategica e preventiva, pochi interventi formativi sono stati realizzati per formare gli operatori alla comunicazione dell’evento avverso ai pazienti e ai famigliari- compito difficile, emotigeno e per questo spesso delegato o rimandato. All’interno di un piu’ ampio progetto formativo sulle conversazioni difficili (Progetto PERCS) svolto presso l’Ospedale San Paolo di Milano in collaborazione con il Children’s Hospital di Boston, nel 2010 e’ stato adattato per la realtà italiana e progettato un workshop sulla comunicazione degli eventi avversi (PERCS-errore). Il Premio Sapio per la Ricerca Italiana… …nasce nel 1999 dall’impegno e dalla determinazione di prestigiose Università, di numerosi Centri di Ricerca e del Gruppo Sapio, azienda leader nel settore dei gas tecnici e medicinali, puri, purissimi e liquidi criogenici, che da sempre si impegna sul fronte della ricerca finalizzata all’individuazione di nuove tecnologie per la qualità della vita, con l’obiettivo di dare impulso alla Ricerca scientifica in Italia, offrendo a ricercatori e docenti l’opportunità di avere una vetrina per far conoscere gli studi sviluppati su applicazioni innovative, dai potenziali effetti benefici per la società civile.Dal 1999 a oggi, il valore e l’importanza del Premio sono andati crescendo. L’iniziativa ha ottenuto, solo per citare un esempio, per il suo valore meritorio, l’Alto Riconoscimento della Presidenza della Repubblica e della Camera dei deputati.