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Art Basel tecnologica: l’applicazione conquista anche i tecno-addicted!

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Art Basel sforna vincenti assi nella manica da vero primato delle fiere mondiali. Un anno fa, il lancio dell’app per Smartphone App, che ora rende disponibile anche un’innovatissima Showguide digitale. Che tu ci sia fisicamente a Basilea oppure no, la fiera è aperta virtualmente a tutti! Completamente gratuita, l’applicazione è scaricabile da fine maggio sul sito www.artbasel.com/go/id/lre. Per averla, dunque, basta semplicemente cliccare su uno dei 4 links sulla pagina web, a seconda della piattaforma digitale sulla quale si naviga con accesso internet (App store, android, BlacBerry, WebApp); oppure si clicca più in basso per riceverla tramite email. L’app riprende lo stile grafico del sito con colori sul celestino-grigio, nero e bianco. Il menu principale della praticissima Showguide Art Basel è suddivisa in 6 utili voci: Gallerie, Artisti (con dettagli  sulle opere con tanto di foto!), Settori Mostra, Eventi in Programma, Info per i visitatori (biglietti, sistemazioni..) e News. Nel menu in basso, scorrono le Impostazioni, le Mappe (in 3d stupefacenti e 2d da googlemap), Preferiti, ovviamente tutti da condividere online con gli amici dei più noti socialnetworks. Inoltre, tra le novità, l’app consente di sincronizzare i contatti delle gallerie con quelli della propria rubrica o gli eventi in programma con il proprio calendario, e tante altre potenzialità che non vi sveliamo per non togliervi tutto il divertimento…..provare per credere!   

Flash News



Quasi 6800 rifiuti segnalati, il 90 percento dei quali in plastica usa e getta, e riconducibili in gran parte a San Benedetto Group, Coca-Cola Company e Nestlé: è quanto emerge dall’analisi dei dati di Plastic Radar, l’iniziativa di Greenpeace che, raccogliendo le segnalazioni di tutti gli amanti del mare attraverso WhatsApp, ha permesso di far luce sullo stato dell’inquinamento da plastica sulle spiagge, sui fondali e nei mari italiani.
«Da inizio giugno a fine agosto, da nord a sud della nostra penisola, più di 3200 persone hanno partecipato a Plastic Radar diventando parte attiva nella denuncia di questa grave crisi ambientale e chiedendo un cambio di direzione nell’attribuzione della responsabilità» spiega Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.

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