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LA NASA PROMUOVE LA SCIENZA CON LEGO

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Ospiti non paganti a bordo di Juno

Non solo scienza nella stiva di Juno, in partenza il 5 agosto. Anche una targa per ricordare il contributo di Galileo Galilei alla conoscenza di Giove e del sistema solare. E un trio di personaggi LEGO, tra cui lo stesso Galileo, per avvicinare i bambini alla scienza, alla tecnologia, all'ingegneria e alla matematica. Cosa fare per attirare la curiosità dei bambini verso la scienza? Alla NASA hanno pensato di utilizzare le figurine della LEGO, in un progetto congiunto di divulgazione scientifica per i più piccoli. E così, a bordo della sonda Juno, incastonati nell’involucro lucente come statuine di un futuribile presepe, viaggeranno tre pupazzetti, tre “omini” LEGO che rappresentano in maniera stilizzata altrettanti personaggi importanti per l’immaginario di questa missione che, ricordiamo, ha come scopo lo studio del pianeta Giove. I primi due sono mitologici: si tratta ovviamente del dio Giove, rappresentato con un fascio di fulmini sotto braccio, e di sua moglie Giunone (Juno in inglese) con in mano uno specchio, simbolo della ricerca di verità. Nella mitologia greca e romana, il dio Giove si trasformava in nuvola per nascondere le sue azioni, ma dal Monte Olimpo la dea Giunone era in grado di scrutare attraverso le nubi e scoprire la vera natura di Giove. Così come farà la sonda Juno con il “suo” pianeta.Il terzo personaggio è reale e italiano, anche se ormai appartiene al mondo intero: Galileo Galilei, rappresentato con il pianeta Giove in una mano e l’inseparabile cannocchiale nell’altra. Fra le sue innumerevoli scoperte, quella dei quattro satelliti maggiori di Giove (Io, Europa, Ganimede e Callisto), nel gennaio del 1610, rappresentò  sicuramente un punto di svolta a favore del sistema copernicano, nonché dell’utilizzo di strumenti più potenti della sola vista umana, quale appunto il cannocchiale. A quattrocento anni di distanza dalle osservazioni di Galileo, saranno ben 10 gli strumenti a bordo della sonda Juno, di cui due forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione anche con INAF, a scrutare il pianetone. L’omaggio al grande scienziato toscano non si esaurisce nella statuina LEGO. La sonda Juno porterà anche una targa, fornita dalla Agenzia Spaziale Italiana, raffigurante l’effigie di Galileo e una riproduzione degli appunti presi in occasione delle prime osservazioni delle lune gioviane. Una lastrina di alluminio di 7 centimetri per 5, del peso di sei grammi, saldamente attaccata al vano motori con speciale colla epossidica spaziale. Deve resistere a cinque lunghi anni di viaggio, prima di potere guardare da vicino, molto vicino, il gigante del sistema solare e diventarne a sua volta, almeno per un po’, un satellite.

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