L’Ateneo salernitano si mobilita a favore della popolazione colpita dal terremoto che ha infierito sulla provincia de L'Aquila
Nella seduta di martedì 7, il Senato Accademico, dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime, ha approvato il documento presentato dal senatore Caggiano in rappresentanza degli studenti, e ha manifestato la disponibilità ad accogliere tutti gli studenti e i docenti dell’Università dell’Aquila che intendano usufruire dei nostri servizi didattici e di ricerca, in considerazione dell’inagibilità dei plessi universitari del capoluogo abruzzese.
Una manifestazione di solidarietà che il Senato Accademico ha voluto concretizzare anche aderendo all’invito della Conferenza dei Rettori (CRUI), che, oltre ad esprimere cordoglio e solidarietà, ha istituito il “Fondo Università Emergenza Terremoto” che raccoglierà i contributi del personale docente e tecnico-amministrativo di tutte le Università italiane per la ricostruzione degli edifici dell’Università aquilana colpita e distrutta in numerose strutture dalla violenta scossa tellurica e così profondamente toccata dal dramma delle centinaia di vittime ed in particolare dai quattro studenti deceduti nella Casa dello Studente.
“Esprimo profondo cordoglio per le vittime del terremoto dell’Abruzzo e vicinanza alla popolazione colpita” ha affermato il Rettore prof. Raimondo Pasquino che ha aggiunto: “Il nostro è un piccolo gesto rispetto alla tragedia che ha sconvolto l’Abruzzo. Un evento che non può lasciarci indifferenti e che ci ha colpiti profondamente. Tutta la comunità universitaria ha espresso in occasione della riunione del Senato Accademico il desiderio di intervenire e fare qualcosa di concreto a favore di quanti piangono la perdita dei loro cari e i sacrifici di una intera vita di lavoro”. Il pensiero va anche ai quattro studenti che hanno perso la vita all’interno della Casa dello studente dell’Aquila. “Giovani – ha ricordato il Rettore – la cui speranza in un futuro migliore è stata tragicamente tranciata. Ma proprio la vista di quei corpi esanimi deve spingerci a lavorare duramente per una società più sicura e migliore per migliaia di altri studenti. Sono certo di interpretare la volontà ed il pensiero di tutto l’Ateneo, degli studenti, dei docenti e del personale tecnico-amministrativo dicendo che non faremo mancare il nostro sostegno alle famiglie ed alle popolazioni colpite”.