Legambiente: “Ben fatto. Ora si rimettano in discussione anche le procedure autorizzative”
L’Ue ha vietato l’uso di 22 sostanze chimiche tossiche, potenzialmente cancerogene e pericolose per il sistema endocrino, per la realizzazione dei pesticidi (fungicidi, insetticidi e diserbanti).
“E’ una buona notizia - ha commentato Francesco Ferrante, responsabile Agricoltura di Legambiente - che fa ben sperare anche in ulteriori e necessari interventi nel settore, come quello per la regolamentazione del multiresiduo nell’ortofrutta (effetti sinergici della presenza contemporanea di più sostanze chimiche, ognuna in concentrazioni ammesse, su un unico prodotto), e la ridefinizione delle procedure autorizzative delle nuove sostanze”.
Anche i recenti casi di moria delle api, diffusi in diversi continenti e le più recenti scoperte sulla tossicità di alcune molecole hanno evidenziato infatti la sostanziale inadeguatezza delle norme che portano alla libera commercializzazione dei pesticidi, a partire dalla necessità di modificare il modello di riferimento per la definizione del limite massimo consentito di principio attivo per gli effetti sulla salute, che dovrebbe passare dal riferimento attuale all'organismo di uomo di circa 60 kg a quello di un bambino, ben più sensibile agli effetti anche cumulativi e persistenti della contaminazione minima costante.
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