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Incrementare la produzione alimentare nelle “aree granaio” in Africa

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Incrementare la produzione alimentare nelle “aree granaio” dell’Africa
Nuova collaborazione tra le agenzie delle Nazioni Unite di Roma e AGRA

Una collaborazione senza precedenti tra i principali protagonisti dello sviluppo agricolo mira ad incrementare in maniera significativa la produzione alimentare nelle “regioni granaio” dell’Africa, a collegare la produzione alimentare locale al fabbisogno della popolazione e ad intervenire nelle aree dell’Africa a maggiore coltivazione agricola – o zone agro-ecologiche – per creare opportunità per i piccoli agricoltori.
L’accordo di oggi segna un’importante trasformazione nel modo in cui le maggiori agenzie mondiali lavorano con i piccoli agricoltori, per aiutarli a risolvere i problemi della fame e del cibo in Africa.

Oggi, nell’ambito della Conferenza ad Alto Livello della FAO sulla Sicurezza Alimentare é stato sottoscritto un “Memorandum d’Intesa” tra l’Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa (AGRA), e le tre agenzie ONU di Roma, la FAO, l’IFAD ed il PAM.

Le sfide da affrontare

Le sfide da affrontare per accelerare la produzione alimentare in Africa sono lo scarso sviluppo dei mercati, la mancanza di investimenti e la carenza di infrastrutture nelle zone rurali. Nonostante ciò, esistono delle opportunità che possono essere sfruttate per aiutare a porre fine alla fame cronica e ai problemi alimentari.

Questo nuovo partenariato vuole fare la differenza da subito ottimizzando la produzione alimentare in aree con elementi relativamente favorevoli – piogge frequenti, terra a disposizione, infrastrutture e mercati relativamente buoni – zone considerate il “granaio” della regione.

Il nuovo partenariato annunciato oggi opererà a stretto contatto con gli altri soggetti presenti in queste aree per migliorare rapidamente la produzione di cibo, la sicurezza alimentare e i redditi agricoli. Priorità sarà data ad un attento monitoraggio ambientale, alla conservazione della biodiversità, dell’acqua e della terra. L’accordo, inoltre, prevede il coordinamento e la condivisione delle innovazioni per lo sviluppo agricolo nelle diverse zone ecologiche con i relativi raccolti.

A livello nazionale, il partenariato sosterrà gli sforzi dei governi e coopererà con gli agricoltori e gli altri soggetti per incrementare rapidamente la produttività e i redditi agricoli. Ogni agenzia contribuirà con le proprie specifiche competenze a realizzare una rivoluzione verde sostenibile in termini ambientali ed economici in grado di porre fine alla perenne crisi alimentare del continente.

Kofi Annan

“Questa iniziativa di cooperazione fa parte della visione strategica di AGRA per costruire partenariati in grado di mettere assieme punti di forza e risorse del settore pubblico e privato, della società civile, delle organizzazioni dei contadini, dei donatori, degli studiosi e degli imprenditori lungo l’intera catena agricola”, ha detto Kofi Annan, Presidente del Consiglio di amministrazione di AGRA. “Bisogna dare soluzioni immediate alla crisi attuale e farlo nel contesto di uno sforzo concertato di lungo periodo per trasformare l’agricoltura dei piccoli proprietari, incrementare la produttività e la sostenibilità e porre fine a povertà e fame”.

La produzione alimentare pro-capite in Africa è calata, negli ultimi 30 anni, e la produttività agricola nel continente è appena un quarto della media mondiale. Attualmente, oltre 200 milioni di persone soffrono cronicamente la fame nella regione e 33 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni sono malnutriti.

Cambiare le cose significa concentrarsi urgentemente sull’innalzamento della produttività agricola. Servono più investimenti per migliorare la gestione del suolo e delle acque nelle zone a irrigazione e in quelle dipendenti dalle piogge, una maggiore adattabilità nelle nuove varietà di raccolti, un maggiore accesso a sementi e fertilizzanti, pratiche ecosostenibili di gestione integrata delle infestazioni, riduzione delle perdite post-raccolto e miglioramento delle infrastrutture agricole, in particolare strade e telecomunicazioni.

Tutto ciò dovrà essere sostenuto da coraggiose politiche a favore delle popolazioni povere, per aiutare la trasformazione dell’agricoltura basata sui piccoli proprietari.

”Sbloccare il potenziale dell’Africa”

Il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf ha detto: “Sbloccare il potenziale dell’agricoltura in Africa è una sfida enorme, ma si può affrontare. Questa iniziativa è un contributo importante per ridurre il numero degli oltre 200 milioni di persone che soffrono la fame nell’Africa sub-sahariana, sostenendo la produzione alimentare e la produttività e migliorando i mezzi di sostentamento di milioni di persone nelle zone rurali.

La FAO parteciperà attivamente a questa importante iniziativa aiutando a stimolare la produzione alimentare locale, fornendo input tecnici e sviluppando nuovi investimenti agricoli”.

AGRA svilupperà e promuoverà sementi di migliore qualità, adatti all’ambiente locale, opzioni in materia di fertilità del suolo, sistemi di gestione delle acque, sviluppo del mercato per aiutare i piccoli contadini, ma anche politiche a favore dei poveri che catalizzino la crescita della produttività agricola nelle “zone granaio”.

“Speriamo si sviluppi una rivoluzione verde in Africa che rispetti la biodiversità e le diverse regioni del continente e la grande varietà di raccolti; dal miglio al sorgo nel Sahel, alle radici e tuberi coltivati nelle zone umide dell’Africa occidentale, al mais negli altipiani e nelle pianure dell’Africa orientale e del sud”, ha detto Kofi A. Annan, Presidente del Board di AGRA.

Il messaggio dell’IFAD

Il Presidente dell’IFAD, Lennart Bage, ha detto: “I piccoli produttori costituiscono il più ampio gruppo di soggetti economici, ma sono spesso il segmento più povero della popolazione in Africa sub-sahariana. L’IFAD, lavorando insieme ad AGRA e alle agenzie dell’ONU con sede a Roma, aiuterà le popolazioni in difficoltà delle zone rurali a riscattarsi dalla povertà espandendo la loro capacità produttiva, rafforzando le loro istituzioni e dando più forza alla loro voce, migliorando il loro accesso al mercato”.

Il PAM

Nella sua qualità di principale acquirente, in Africa e nel mondo in via di sviluppo, il PAM userà il proprio potere di acquisto per contribuire alla rivoluzione verde in Africa e allo sviluppo del mercato - un potente incentivo alla produzione agricola. Questo accordo garantisce ai contadini un mercato senza il quale molti sforzi generosi di aumentare la produttività agricola sono falliti.

Lo scorso anno, il PAM ha acquistato un ammontare record di cibo – pari a 612 milioni di dollari – in 69 paesi in via di sviluppo. Sul totale, 253 milioni di dollari sono stati spesi in Africa, in particolare in Uganda, Sudan, Kenya, Zambia e Malawi. Tra il 2001 e il 2007, il PAM ha acquistato oltre 1,2 miliardi di dollari di cibo sui mercati nazionali in Africa. Questo nuovo partenariato potrebbe generare una spesa aggiuntiva di milioni di dollari nelle potenziali “aree granaio” dove esistono surplus.

“Il PAM è felice di collaborare con AGRA, un soggetto decisivo che aiuterà a stimolare la produttività agricola”, ha detto il Direttore Esecutivo del PAM, Josette Sheeran. “Insieme a FAO e IFAD, possiamo realizzare miglioramenti importanti nella vita dei piccoli produttori e dei contadini che vivono una condizione di insicurezza alimentare in Africa, contribuendo così a ridurre la fame e la vulnerabilità”.

L’attuale nuovo partenariato aiuterà a raggiungere l’obiettivo del Programma di Sviluppo Agricolo Comprensivo per l’Africa (CAADP) del Nuovo Partenariato per lo Sviluppo dell’Africa (NEPAD) per realizzare una crescita annua di almeno il 6 per cento nel tasso di produzione agricola entro il 2015.

www.fao.org

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