Il satellite Planck ha inviato le prime immagini della nostra Galassia. Al progetto, promosso dall'Esa, collaborano gli astrofisici del dipartimento di Fisica
Le immagini trasmesse dal satellite rivelano giganteschi filamenti di polvere interstellare fredda che si distendono lungo tutta la nostra galassia. Analizzando le strutture dei filamenti si potranno determinare le forze che definiscono la forma della nostra galassia e che fanno partire la formazione delle stelle.L’immagine mostra la struttura filamentosa di polvere nelle vicinanze del Sole. I colori dell’immagine sono stati codificati in modo da distinguere diverse temperature dei granelli di polvere interstellare. La polvere meno fredda è concentrata nel piano della galassia, mentre la polvere più fredda è collocata in sospensione al di sopra e al di sotto del piano. Le macchie più brillanti nell’ immagine sono agglomerati densi di materia dove può aver luogo la formazione di stelle.
Il satellite Planck è stato progettato principalmente per studiare i misteri più profondi della cosmologia. Gli astrofisici della Sapienza, coordinati da Paolo De Bernardis e Silvia Masi, hanno contribuito al progetto con l’analisi dei dati e la realizzazione dei preamplificatori criogenici, particolari dispositivi necessari alle rilevazioni, costruiti sulla base della decennale esperienza che il gruppo di studiosi ha acquisito realizzando esperimenti con i voli di pallone stratosferico