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Porto Torres, in mare migliaia di litri di carburante

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Legambiente: “Incidente inammissibile. L’azienda ripristini le condizioni del litorale” “E’ inammissibile che in un’azienda moderna avvengano ancora simili incidenti, tanto più grave se si considera che Porto Torres si trova di fronte al Parco nazionale dell’Asinara, uno degli ultimi paradisi naturali del Paese. La E.On s’impegni ora a ripristinare lo stato di salute del litorale ma soprattutto ad adottare tutte le misure necessarie affinché disastri del genere non si ripetano”.Così il presidente di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana, commenta la perdita di petrolio avvenuta martedì scorso nei depositi di E.On di Fiumesanto che secondo le ultime stime dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 metri cubi, ovvero circa diecimila litri. “Si tratta – continua Tiana – dell’ennesimo episodio di sversamento accidentale a danno delle nostre coste ed è ormai improrogabile avviare un piano di bonifica del territorio e ottenere adeguati risarcimenti. E’ il momento anche – conclude il presidente di Legambiente Sardegna – di ripensare il modello di sviluppo della Regione. Gli habitat e l’ambiente infatti sono la più grande risorsa dell’Isola minacciata costantemente dall’industria degli idrocarburi”. 

Flash News


Il 9 luglio è  il “Fish Dependence Day”, data che identifica simbolicamente la fine per l’Europa di pesce, molluschi e crostacei da approvvigionamento interno e l’inizio delle importazioni e della dipendenza dal pesce estero, fino a fine anno. In questa occasione il WWF lancia l’allarme sul drammatico stato in cui versano gli oceani e il Mediterraneo in cui ad oggi, l’88% degli stock ittici monitorati risulta sovrasfruttato. Il WWF invita anche noi consumatori ad adottare comportamenti di acquisto responsabili grazie al banco del pesce interattivo, da oggi online, con cui sperimentare la sostenibilità delle proprie scelte.

Tutti i consumatori possono fare la loro parte per contribuire alla tutela del Mediterraneo e di tutti gli oceani, sostenendo il progetto di WWF Fish Forward, co-finanziato dell’Unione Europea. Nella guida online al consumo sostenibile l’organizzazione racconta quali sono i piccoli gesti responsabili che possiamo adottare negli acquisti di tutti i giorni, per fare la differenza: ad esempio privilegiare specie locali e poco comuni, utilizzare le etichette come fonte di informazioni utili nella scelta del pesce più sostenibile, conoscere le certificazioni, fare attenzione alle taglie minime di ogni specie. Sono solo alcuni criteri su cui da oggi possiamo metterci alla prova grazie al banco del pesce interattivo di WWF. Giocando e rispondendo ai vari quesiti, proprio come se fossimo di fronte ad un vero banco del pesce fresco al mercato, ognuno potrà scoprire se le proprie scelte sono sostenibili e tutto ciò che c’è da sapere per adottare misure responsabili.

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