Potenziare la capacità di ricerca scientifica a livello regionale attraverso il reclutamento di giovani ricercatori, promuovere interventi di formazione professionale e alta formazione e la valorizzazione delle competenze del personale in organico, sviluppare infrastrutture di ricerca di livello europeo anche consorziando realtà già presenti sul territorio, favorire l’internazionalizzazione delle attività di ricerca e innovazione degli Istituti siciliani del Consiglio nazionale delle ricerche attraverso azioni mirate nell’ambito di accordi quadro: scambi di ricercatori, progetti bilaterali, stage di ricercatori stranieri presso le strutture del Cnr in Sicilia, stage e tirocini formativi di personale Cnr presso organismi di eccellenza esteri. Sono alcune tra le tipologie di azioni previste nell’accordo quadro sottoscritto oggi tra assessorato per l’Istruzione e la formazione professionale della Regione siciliana e Consiglio nazionale delle ricerche per una durata di tre anni.
L’intesa intende rafforzare ed estendere le collaborazioni in atto e si inserisce nella più ampia cornice programmatica della Strategia regionale per la ricerca e l’innovazione, in linea con i piani vigenti: PO FES e PO FESR Sicilia 2007-2013, PON 2007-2013 Ricerca e competitività.
“In Sicilia il Consiglio nazionale delle ricerche svolge attività scientifica di primario livello e, grazie alla propria struttura, è in grado di trasferire sul territorio regionale le competenze dislocate
nel resto del Paese”, ha spiegato il presidente del Cnr, Luciano Maiani. “Il maggior ente di ricerca italiano è dunque una ricchezza per le istituzioni e le imprese regionali, oltre che per la società, e vuole rappresentare in misura crescente quel motore di sviluppo e conoscenza indispensabile al rilancio del Mezzogiorno e a trattenere i migliori cervelli”.
Sul territorio siciliano insistono tre distretti tecnologici del Cnr - dedicati ai trasporti navali commerciali e da diporto, ai micro e nanosistemi e all’agro-bio e alla pesca ecocompatibile – che, uniti ai restanti istituti (4 sedi principali, 17 secondarie e un’area di ricerca), “costituiscono un riferimento importante per la Regione, oltre che un concentrato di competenze ad altissima qualificazione. Sono certo che la collaborazione con la Regione siciliana – ha concluso Maiani – potrà contribuire a creare nuove opportunità di sviluppo per tutti i siciliani”. L’Ente è presente in Sicilia con 505 dipendenti di cui 444 (88%) personale di ricerca, al quale si aggiungeranno 47 posti messi a bando nel 2010-2012 e con un investimento di risorse full cost di 38,8 milioni di euro.
Tra le azioni finalizzate a favorire la collaborazione con Enti, Agenzie e soggetti della rete regionale, la promozione di attività di formazione professionale di esperti specializzati nei settori di interesse dell’industria siciliana, con il reclutamento di giovani laureati e diplomati su progetti svolti congiuntamente tra le imprese e gli Istituti Cnr siciliani, con periodi di permanenza nei laboratori dell’Ente e stage in azienda.
“L’incontro che si realizza oggi per iniziativa dell’assessorato regionale all’Istruzione e la formazione professionale tra Regione siciliana e Cnr”, osserva l’assessore Mario Centorrino”, vuole gettare le basi per un rapporto di collaborazione istituzionale che permetta alla Regione di arricchire il suo capitale di conoscenza, annoverando il Consiglio nazionale delle ricerche tra i soggetti che finalizzano al territorio parte della loro ricerca, e al Cnr di essere inserito in tutte le iniziative progettuali della Regione siciliana nel settore. Così da permettere la valorizzazione di tanti giovani che lavorano nei centri di ricerca dell’isola attraverso il loro inserimento in attività di consulenza e di affiancamento all’elaborazione programmatica di politiche per la crescita del capitale sociale della Regione”.