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Ricercatori svelano il mistero della scomposizione molecolare

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In un nuovo studio, ricercatori finanziati dall'UE hanno svelato il mistero dietro alla scomposizione delle molecole all'interno del corpo. Questa ultima scoperta porterà allo sviluppo di farmaci nuovi e migliori. Lo studio è stato supportato in parte dal progetto MODELLING CYPS ("QM/MM modelling of human cytochrome P450 isoforms"), che ha ricevuto una borsa intra-europea Marie Curie (EIF) del valore di quasi 161.000 euro nell'ambito del Sesto programma quadro (6° PQ) dell'UE. I risultati sono stati presentati nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

In cooperazione con i professori Jeremy Harvey e Adrian Mulholland della School of Chemistry presso la Bristol University nel Regno Unito, la dott.ssa Julianna Olah, Marie Curie Fellow UE, ha indagato su una classe di enzimi chiamati citocromi P450. Gli esperti affermano che questi enzimi sono coinvolti nella rimozione delle molecole dei farmaci dal corpo.

Quando i pazienti assumono una medicina in pillole, il flusso sanguigno assorbe le molecole attive attraverso l'intestino, e le molecole viaggiano in giro per il corpo fino a raggiungere le loro cellule bersaglio. Ma gli esperti ci dicono che esse non dovrebbero rimanere all'interno del corpo per sempre. Gli enzimi aiutano a scomporre le molecole attive allo scopo di rendere possibile l'escrezione, "riordinando" così il processo.

I citocromi P450 sono gli enzimi con il compito di riordinare. Essi si sono evoluti nel corso degli anni per gestire tutti i composti "estranei" che il normale metabolismo non riesce a scomporre, comprese proteine, lipidi o carboidrati.

Il team afferma che gli enzimi P450 si trovano principalmente nel fegato e aiutano la rimozione delle molecole dei farmaci aggiungendo ad esse ossigeno. Anche se il più delle volte e nella maggior parte dei casi il processo funziona, raramente come risultato si hanno delle varianti ossigenate che sono tossiche. Anche altre molecole potrebbero interferire con la normale funzione degli enzimi P450.

Una maggiore conoscenza sul modo in cui una data molecola reagisce con questi enzimi è fondamentale, e il team di Bristol sta contribuendo a questa sfida creando modelli dei meccanismi di reazione per l'interazione tra un farmaco specifico (destrometorfano) e una variante P450.

"I nostri calcoli hanno mostrato che il risultato del processo di trasferimento dell'ossigeno (ovvero a quale parte del destrometorfano si lega l'ossigeno) è influenzato da tre fattori," sottolinea il professor Harvey. "Il primo è il modo in cui la molecola entra nell'enzima ("docking"). Il secondo è la capacità intrinseca di ciascuna parte della molecola di accettare ossigeno. Il terzo è quanto ciascun processo di trasferimento dell'ossigeno in competizione è compatibile con la forma della tasca dell'enzima dove avviene la reazione," ha aggiunto.

"Mentre i primi due fattori erano già conosciuti, il terzo ancora non lo era. Questa scoperta può aiutare i chimici farmaceutici a progettare nuove molecole dei farmaci grazie a una migliore comprensione di come queste verranno scomposte all'interno del corpo."
 

Flash News

 

Javier Orenga, profesor de la Facultad de Enfermería y Podología de la Universitat de València y enfermero especialista en Obstetricia y Ginecología en el Hospital Universitario de la Plana, ha participado en un estudio con el objetivo de determinar cuál es el mejor momento para llevar a cabo el pinzamiento al cordón umbilical de neonatos. La investigación ha analizado 156 partos para determinar la relación entre el momento en el que se ejecuta el pinzamiento y los depósitos de hierro en el lactante y su madre.

El estudio aporta evidencia sobre el momento óptimo para el pinzamiento del cordón umbilical que, en condiciones normales, se encuentra alrededor de los 3 minutos de vida. Así, se aprecia en el neonato la ausencia de complicaciones y el aumento de los depósitos de hierro, hecho que reduce el riesgo de anemia en la época lactante. En cuanto a la madre, la investigación reporta efectos asociados a su salud hematológica, la satisfacción con el parto y la mejor adherencia a la lactancia.

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