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Network ZonaArte: chi ha detto che apprendere è noioso?

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E’ difficile riuscire a condensare le numerose attività che Zonarte ha in serbo per coloro che parteciperanno alla sua seconda edizione. Si parte a maggio e si continua per tutta l’estate con laboratori, workshops di fotografia, proiezioni di films, momenti performativi, progetti speciali in collaborazione con Licei Artistici e Accademie di Belle Arti, appuntamenti di formazione, percorsi a tema, tavole rotonde. E ancora, percorsi per le famiglie, teatro, la festa finale.. Da segnalare assolutamente: l’eco-appuntamento domenicale con "Equilibri dinamici tra arte e natura”, un itinerario per uscire fuori dal museo e riscoprire gli spazi della città. E poi, tutti in viaggio per l’Italia attraverso le opere della collezione permanente della GAM, in relazione al progetto di rete nazionale Italiæ. Così l’apprendimento fa rima con divertimento: la formazione grazie all’arte contemporanea non è mai stata così innovativa!


13, 14, 15 maggio 2011
Zonarte 2011
GAM- Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
promosso e sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
in accordo con ARTISSIMA
a cura dei Dipartimenti Educazione: - Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea - Cittadellarte Fondazione Pistoletto - Fondazione Merz - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea - PAV-Parco Arte Vivente Centro Sperimentale d’Arte Contemporanea
nell’ambito di CONTEMPORARY ART Torino+Piemonte


Flash News


 

È l'umidità, non la luce, il principale fattore di degrado dei pigmenti gialli di cadmio impiegati dal pittore nel suo celebre quadro. La scoperta è frutto di un’indagine condotta da un team internazionale coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche. Grazie all’utilizzo di metodologie spettroscopiche non-invasive del Cnr Molab, e micro-analisi presso l’ESFR di Grenoble, si è giunti ad un risultato che suggerisce le condizioni ambientali ottimali per esporre l’opera, finora raramente fruibile a causa delle sue delicate condizioni. Lo studio è pubblicato sulla rivista ‘Science Advances’

‘L’Urlo’, capolavoro, di Edward Munch realizzato nel 1910, principale attrazione dell’omonimo museo di Oslo, potrà presto tornare ad essere godibile dal pubblico, grazie ad uno studio scientifico che ne ha rivelato la causa principale di deperimento: l’umidità. La ricerca fornisce ai conservatori le indicazioni per esibire permanentemente il dipinto in condizioni di sicurezza: l'esposizione a livelli di umidità relativa percentuale non superiori a circa il 45% e mantenimento dell'illuminazione ai valori standard previsti per i materiali pittorici stabili alla luce, come il giallo di cadmio utilizzato nella tavolozza.

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