Scritto da Museo Pigorini
Creato Mercoledì, 18 Maggio 2011 01:00
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Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” - Roma 19 maggio – 30 giugno 2011 Contemporaneamente all'apertura al pubblico del II Salone dell'Editoria Archeologica, giovedì 19 maggio, il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma inaugura la mostra “Il Neolitico a Piana di Curinga”. Accurate riproduzioni, eseguite da Rocco Purri, dei materiali originali, ancora in corso di studio, della ceramica stentinelliana di Piana di Curinga. Un approfondito lavoro di archeologia sperimentale sulla ceramica, che ha ripercorso tutte le fasi del processo di produzione: dall’approvvigionamento della materia prima, alla realizzazione delle forme, alla loro decorazione fino alla loro cottura. La ricerca sperimentale, supportata da analisi archeometriche eseguite presso i laboratori dell’Università della Calabria, assume rilevanza scientifica accanto all’aspetto didattico bene evidente nell’allestimento della mostra suggestivo ed essenziale ma anche esauriente grazie alle schede di approfondimento. Il lavoro, realizzato da Rocco Purri nell’ambito delle attività dell’Associazione per la Ricerca e la Valorizzazione archeologica di Lamezia Terme, trae un ulteriore elemento di valorizzazione dalla collaborazione e dal sostegno concesso da numerose istituzioni, prima fra tutte la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, che ha messo a disposizione i reperti conservati nel Museo Archeologico Lametino. L’insediamento neolitico di Piana di Curinga, lungo la costa tirrenica della Calabria meridionale, fu individuato grazie alle ricognizioni condotte tra il 1974 ed il 1977 da Albert J. Ammerman. Gli scavi consentirono il recupero di resti di intonaco di strutture abitative, di strumenti litici, per la quasi totalità in ossidiana proveniente da Lipari, e di una grande quantità di frammenti ceramici. Le decorazioni impresse sulla superficie dei vasi sono caratteristiche dello stile di Stentinello, la cultura neolitica identificata da Paolo Orsi nel 1890 a Stentinello presso Siracusa, estesa in tutta la Sicilia, e più recentemente riconosciuta in diverse località calabresi nella provincie di Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria e nell’isola di Malta, cronologicamente riferibile ad una fase evoluta del Neolitico antico (fine VII- VI millennio a.C.). La mostra sarà visitabile sino al 30 giugno 2011.