Tra le interessanti iniziative culturali proposte dalla Biblioteca Guglielmo Marconi in questi ultimi mesi, è stata presentata una mostra d'arte intitolata “Il Giardino dell'Anima”
L'esposizione, realizzata nell'ambito del Progetto “Dal Libro all'Arte”- settore arte e ambiente - è stato allestita dall'Associazione “Art Arvalia”, una libera organizzazione culturale di artisti indipendenti, appartenenti e operanti prevalentemente nel Municipio XV di Roma. Art Arvalia si attiva per la promozione dei beni culturali e ambientali del Territorio, senza fini di lucro e con finalità di solidarietà sociale. Si propone infatti di diffondere l’arte avvicinando la gente nelle strade, nei parchi e nelle piazze più significative del territorio, coinvolgendo i giovani di talento per valorizzarne le capacità espressive.
Le opere proposte al pubblico nell'ambito della mostra, olii, tempere e altorilievi in legno, sono ispirate sia dalla realtà sia dalla fantasia, rappresentando il concreto e l'astratto, l'Arte e le Scienze. Gli artisti raccontano le immagini che sono racchiuse nel proprio intimo percorrendo un percorso all'interno del “Giardino dell'Anima”, un luogo celato nelle segrete emozioni di ognuno di noi, in cui colori, luci ed ombre danno forma a ricordi, esperienze, sogni e speranze. La mostra rappresenta un tributo alla vita, un invito alla riflessione ed un chiaro desiderio di ritorno alla Natura. Quest'ultima rappresenta il secondo tema portante della mostra, per la centralità che l’argomento assume in quasi tutte le opere esposte. La varietà dei soggetti ritratti e le differenti tecniche utilizzate dagli autori rendono l'esposizione assai eterogenea; tale varietà ben rappresenta le molteplici sfaccettature che l'animo umano assume in base alle esperienze personali ed alla fase emotiva attraversata.
Le due anime sono ben rappresentate dalla mosta: tele che esprimono una grande serenità e pace sono affiancate a tele dai tratti più forti da cui traspare la forza e la violenza delle passioni.
Tutto questo è il “Giardino dell'Anima”, un giardino in cui ognuno di noi può coltivare i propri sentimenti e le proprie virtù, in cui potersi soffermare a riflettere sulla semplicità ed insieme sulla complessità del nostro inconscio.
I sentieri delle pulsioni nascoste costituiscono un labirinto al quale, forse, troppo spesso rinunciamo adagiandoci su di una quotidianità in cui la forma sembra prevalere sulla sostanza.
Fabrizio Giangrande