Cavalli, opera prima di Michele Rho, a Venezia 2011 in Controcampo italiano, ha per location la zona del Castel del Monte di Andria e la Regione Toscana, come simpatico raccordo tra aree geografiche lontane, per ottenere una località appenninica non ben definita nel film, una sorta di Far West immaginario e tutto italiano. I cavalli, inoltre, protagonisti della pellicola a cominciare proprio dal titolo, non sono mancati sul red carpet, poiché hanno accompagnato nella sfilata i giovanissimi interpreti Luigi e Francesco Fedele. Il regista ci immerge nella fine del XIX secolo, dentro una storia di fratelli. Il suo tocco raffinato riesce bene nell’obiettivo di portare al cinema la letteratura, tenendosi lontano dalla freddezza letteraria e indagando a fondo, invece, i tormenti di due fratelli tanto diversi nella natura, quanto uniti nell’affetto. È un sentimento profondo, complice, telepatico, il loro, immerso in un paesaggio assolutamente in primo piano.
La stessa vallata, infatti, è protettrice per Pietro-Michele Alhaique così come è claustrofobica per l’irrequieto Alessandro-Vinicio Marchioni. Nel film, si sente che sono la natura e gli animali – i due cavalli – gli elementi attraverso i quali si costruisce il rapporto tra i due fratelli, a cominciare dall’infanzia, con i loro giochi da piccoli selvaggi, per arrivare alla vita adulta e alla difesa del lavoro onestamente guadagnato da Pietro e pagato con un cavallo. L’indomito Alessandro, sempre nei guai ed in viaggio, non si tira indietro di fronte ai doveri della famiglia, doveri che per lui, come per Pietro, non sono propriamente tali ma rappresentano un bisogno intimo e rigenerante. Il film include anche la partecipazione di molti nomi noti del cinema italiano: Asia Argento, Duccio Camerini, Pippo del Bono – nel ruolo di un famigerato cattivo – e Andrea Occhipinti che, oltre ad esserne il produttore distributivo per Lucky Red, si è ritagliato un simpatico cameo da vero chevalier.
Margherita Lamesta