Questo sito utilizza cookie per implementare la tua navigazione e inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più clicca leggi

Sei qui: HomeAutori Scienzeonline.comCinemaI sentimenti “liquidi” dei trentenni. “O luna in Thailanda” di Paul Negoescu – Settimana della Critica – Venezia 2012

I sentimenti “liquidi” dei trentenni. “O luna in Thailanda” di Paul Negoescu – Settimana della Critica – Venezia 2012

Valutazione attuale:  / 1
ScarsoOttimo 

Il rumeno Paul Negoescu, all’anagrafe non ancora trentenne ma già autore di corti e documentari, porta al Lido il suo primo lungometraggio, O Luna in Thainlanda, nella sezione Settimana della Critica. È una commedia brillante che strizza l’occhio ad occidente. Siamo a Bucarest ma potremmo essere a New York o a Parigi, in questo divertissement brillante che mette alla berlina le inquietudini della middle class rumena, oscillando tra paura d’accasarsi e altrettanta paura di rimanere soli. Tutto il film è racchiuso nell’arco di una giornata, l’ultimo dell’anno, dove amore, ansia di libertà e rabbia presenteranno a turno il proprio conto.

 

Radu e Adina, i due innamorati del film si servono di pochi gesti per illuminare la loro unione, che appare subito sbilanciata e molto precaria. La pellicola, quasi ad omaggiare il maestro Rohmer, per cui il giovane regista dichiara venerazione, privilegia la parola. I dialoghi, infatti, sono ben costruiti e danno vita, quando non si dilungano troppo, a scene in cui il talento narrativo si sposa con quello interpretativo degli attori. Alla paura del “cappio” di lui risponde il bisogno di un’unione a tutto tondo di lei, visibilmente più innamorata, nella coppia. L’idillio dura poco, però, dietro l’angolo, vi è l’inquietudine di lui scatenata in modo pretestuoso dal fantasma della sua ex fidanzata.

Il film d’esordio del giovane rumeno  è un’altalena tra la capacità e l’incapacità degli esseri umani di entrare in sintonia con i propri simili e mette in scena questo desiderio-paura, per l’importanza dell’impatto che gli altri potrebbero avere sulla nostra esistenza. Radu si persuade di aver intravisto Nadia. Insegue il proprio sogno, l’immagine di una donna sulla quale proietta la propria bramosia. L’affannosa ricerca esclude qualsiasi altro contatto possibile. Nadia alla fine compare ma non è diversa da Adina, innamorata e fedele, tradita anche lei nel suo amore assoluto per l’uomo che ama. Le due donne sono sovrapponibili (Nadia è l’anagramma di Adina) e si alternano nella danza dei sentimenti, che agitano l’inquieto protagonista. La traballante vicenda amorosa diventa, così, lo specchio di una società in bilico fra sguardo al nuovo e ancoraggio alla tradizione, che non rinuncia alle proprie radici, rappresentate dalla posizione femminile.

È uno spaccato di vita in cui il regista stesso è pienamente inserito, per analogia generazionale e sociale, infatti, pulsa di modernità. Lontani i tempi del comunismo dittatoriale, superato solo da una ventina d’anni, si sente il galoppo della classe colta verso una modernità che guarda al mondo e al futuro con tutti i disagi, la precarietà e le paure che ciò comporta. L’equilibrio ritrovato, infatti, probabilmente durerà solo una luna (un mese) e ha quel sapore cosmopolita ma instabile, in perfetta sintonia con la modernità liquida di Bauman.

 

Margherita Lamesta

Flash News

 

Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico
dal 21 marzo al 17 giugno 2019

Palazzo Merulana presenta Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico, una mostra curata da Fabio Benzi e incentrata sul famoso dipinto Primo Carnera del 1933.

Un’opera eccezionale della produzione del Maestro futurista. Dipinta sui due lati, con da una parte Vaprofumo del 1926, un soggetto tipicamente futurista che fu esposto nel 1928 alla mostra personale che Balla tenne agli Amatori e Cultori di Roma e che rappresenta appieno il giocoso sistema sinestetico del futurismo balliano dell’epoca: le forme chiare, i colori tenui, metallici e dorati, intendono evocare l’impressione olfattiva che si sprigiona da un flacone di profumo; la curiosa sagoma “bucata” del quadro rappresenta con le due aperture in alto le narici che percepiscono l’odore.

Sul verso dell’opera nel 1933, l’artista dipinge Primo Carnera che si ispira nitidamente a una foto di Elio Luxardo, amico di Marinetti (di cui fotografa la casa di piazza Adriana) e autore di un impressionante ritratto del pugile pubblicato sulla prima pagina della “Gazzetta dello Sport” nel 1933, quando diventò Campione del Mondo.
Questa immagine, diffusa simultaneamente in tutto il globo, costituisce la base iconografica del dipinto di Balla.

Leggi tutto...

Cerca nel Sito

Archivio Agenziadistampa 2001-2012

Per Visitare il vecchio archivio Articoli di Agenziadistampa.eu andate alla pagina www.agenziadistampa.eu/index-archivio.html

Scienzeonline.com
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 227/2006 del 29/05/2006 Agenzia di Stampa a periodicità quotidiana - Pubblicato a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50 - Direttore Responsabile: Guido Donati.

Agenziadistampa.eu - tvnew.eu
Direttore Responsabile Guido Donati
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa quotidiana - Pubblicata a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50

Free business joomla templates