Sul numero uscito venerdì 17 aprile i risultati di una ricerca dei Prof. Fogassi e Rizzolatti dell’Ateneo di Parma
Nell'articolo Mirror Neurons Differentially Encode the Peripersonal and Extrapersonal Space of Monkeys, che compare sul numero attualmente in uscita di Science, assieme a Nature la più prestigiosa rivista mondiale, sono pubblicati i risultati di una recente ricerca sui neuroni specchio, frutto della collaborazione di Leonardo Fogassi e Giacomo Rizzolatti, dei Dipartimenti di Psicologia e di Neuroscienze dell’Università di Parma, con il gruppo di Peter Thier del Dipartimento di Neurologia Cognitiva dell’Università di Tuebingen, comprendente Vittorio Caggiano e Antonino Casile, coautori del lavoro.
E’ noto da tempo che i neuroni specchio servono per la comprensione delle azioni degli altri, e si ritiene siano molto importanti nei fenomeni di cognizione sociale. L’articolo su Science dimostra una nuova caratteristica di questi neuroni, e cioè che alcuni di essi si attivano solo quando l’azione eseguita da un altro è svolta vicino a chi osserva, mentre altri solo quando l’azione è svolta lontano dall’osservatore. Ciò fa pensare che i neuroni specchio non solo permettono di comprendere che cosa fanno gli altri, ma anche di sfruttare immediatamente questa comprensione per organizzare comportamenti adeguati. Se, per esempio, una persona agisce vicino a noi, questo determina nel nostro sistema motorio, a seconda di cosa questi faccia, un’azione di cooperazione o di competizione, mentre se agisce lontano da noi, questo determina un comportamento più complesso, per esempio avvicinarsi all’altro per interagire con lui. Questa scoperta apre la strada ad una nuova visione sugli aspetti sociali dei neuroni specchio, già suggeriti da precedenti studi sul loro coinvolgimento nelle funzioni linguistiche, imitative ed emozionali.
Lo studio di Rizzolatti e Fogassi è il primo risultato di una collaborazione avviata da qualche tempo col gruppo di Tuebingen e rappresenta uno dei primi studi eseguiti nell’ambito dei progetti di ricerca affiliati all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), che tra breve avrà una sede, anche fisica, a Parma, nel settore Neuroscienze Cognitive.
Fonte: Università degli Studi di Parma