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L'Umbria dal satellite

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Il satellite Envisat mostra in questa immagine l’Umbria, situata fra Toscana, Marche e Lazio, unica regione dell’Italia peninsulare senza sbocchi sul mare.
 

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Il territorio umbro è prevalentemente collinare, nella sua parte centrale e occidentale, e montuoso in quella orientale, occupata dall’Appennino umbro-marchigiano, con le massime quote in corrispondenza dei Monti Sibillini nel settore sudorientale. Fra monti e colline si sviluppano poi aree pianeggianti, per lo più nella parte centrale della regione. A nord, in prossimità del confine con la Toscana, spicca il lago Trasimeno, il quarto in Italia per superficie, caratterizzato dalla scarsa profondità e dal fatto di essere alimentato principalmente dalle precipitazioni. All’interno del lago si possono individuare anche le sue tre isole naturali: Polvese, la più grande, presso la sponda sudorientale, e Maggiore e Minore, di fronte alla sponda settentrionale. Alle propaggini sudoccidentali della regione, quasi al confine con il Lazio, è visibile anche il lago di Corbara, un bacino di origine artificiale, creato mediante la deviazione del corso del Tevere per lo sfruttamento idroelettrico. Insieme ai territori circostanti, il lago fa parte del Parco Fluviale del Tevere, area naturale protetta dell’Umbria. L’immagine originale è stata acquisita il 4 febbraio 2011 dal satellite Envisat con lo strumento ottico MERIS, ed è stata modificata, scurendo lo sfondo circostante, per evidenziare i confini della regione.  

 

Flash News

Il Direttore Generale della FAO a COP23: servono sistemi alimentari che mitighino e si adattino al cambiamento climatico

Il cambiamento climatico, attraverso le situazioni di siccità prolungata in Africa, sta contribuendo alla crescita della fame a livello globale.
Le emissioni del settore agricolo sono destinate ad aumentare in futuro, contribuendo ancora di più al cambiamento climatico, a meno che il mondo non adotti metodi climaticamente intelligenti di produrre, trasportare, lavorare e consumare il cibo. Questo il messaggio del Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, COP23.  "Il cambiamento climatico costringe milioni di persone in un circolo vizioso di insicurezza alimentare, malnutrizione e povertà. Dobbiamo guardare alla dura realtà: non stiamo facendo abbastanza per affrontare questa minaccia immensa", ha affermato Graziano da Silva, sottolineando che i Paesi meno sviluppati e i Piccoli paesi Insulari in via di Sviluppo (SIDS) sono "particolarmente vulnerabili" al cambiamento climatico. 

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