Missione archeologica della Sapienza presenta reperti dell'ultima campagna di scavi
Sono stati presentati oggi a Parigi, nel corso dell’XI Congresso internazionale sulla storia e archeologia della Giordania, i dati raccolti nella campagna di scavi appena conclusa (2009-2010) dalla missione archeologica della Sapienza a Kirbet al-Batrawi in Giordania. Gli archeologi della Sapienza, sotto la direzione di Lorenzo Nigro, docente di Archeologia orientale, e in sinergia con il dipartimento delle Antichità della Giordania, hanno individuato un edificio che con ogni probabilità è il palazzo reale dato alle fiamme nell’attacco finale che concluse la vita di questa plurisecolare città del III millennio a.C.Durante gli scavi sono emersi reperti ceramici in straordinario stato di conservazione che rappresentano il corpus di forme più completo mai rinvenuto nel Levante meridionale per l’epoca in questione: si tratta di circa un centinaio di vasi interi – la maggior parte ancora contenenti i resti carbonizzati di quanto custodito – servizi da mensa, nonché vasetti miniaturistici decorati. “Il maggior interesse è destato dal rinvenimento di quattro asce di rame, poiché per la stessa epoca (Bronzo antico III 2700-2300 a.C.) erano noti solo altri cinque esemplari. Di assoluto rilievo anche la scoperta di un tornio da vasaio: all’epoca questo strumento innescò una vera e propria rivoluzione produttiva nell’area e il suo ritrovamento in una zona “protetta” dei palazzi del potere indica come la gestione della tecnologia fosse un nodo cruciale” afferma il prof Nigro.
Le ultime scoperte sull’insediamento di Batrawi, portato alla luce nel dicembre 2004, la confermano come una delle prime città-stato del Levante meridionale del III millennio. L’insediamento è parte di un sistema di urbanizzazione diffusa del territorio circostante, all’interno del quale si annovera la coeva città di Gericho dove pure la missione della Sapienza opera.Info
Lorenzo Nigro
T (+39) 06 4940582
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