Programma FAO per lo sgombro dei canali d’irrigazione nella città di Leogane duramente colpita dal sisma
Port-au-Prince, 8 febbraio 2010 - La FAO ha avviato un programma d'emergenza a sostegno di 600 persone, per sgomberare velocemente dalle macerie i canali d'irrigazione nell'area dell'epicentro del sisma e salvare così la produzione di fagioli e di mais. L'agenzia ONU offre a ciascun lavoratore una piccola retribuzione e 600 attrezzi manuali, che rimarranno di proprietà delle organizzazioni di contadini delle zone rurali vicino la città di Leogane.Una prima valutazione dei danni fatta dalla FAO nella zona agricola intorno alla città di Leogane - che è stata quasi completamente distrutta - aveva evidenziato che i detriti del terremoto ed i successivi smottamenti del terreno hanno bloccato i canali con grave rischio per le colture a poche settimane dal raccolto. Da una successiva valutazione è emerso che in alcune zone vi sono stati danni sostanziali a vitali infrastrutture quali canali e strade. Si stima che circa l'80 per cento degli edifici di Leogane siano andati distrutti.
"Per i contadini della zona di Legane il terremoto non poteva arrivare in un momento peggiore", ha dichiarato Alexander Jones, coordinatore FAO dell'emergenza ad Haiti. I danni alle infrastrutture per l'irrigazione rischiano di compromettere i raccolti in corso, mentre l'interruzione nella fornitura di sementi e fertilizzanti può fortemente limitare la semina della principale stagione agricola primaverile". All'incirca 40 gruppi, di una quindicina di persone ciascuno, hanno iniziato a lavorare in tre aree. La FAO ha anche fornito sostegno finanziario, assistenza tecnica e mobilitato una scavatrice dell'esercito canadese per i lavori più grossi, che non possono essere svolti senza l'ausilio delle macchine. Questa attività dovrebbe andare avanti per circa una settimana.
Il settore agricolo di Haiti è stato colpito anche dal crollo parziale del bell'edificio che ospitava il Ministero dell'Agricoltura a Port-au-Prince come pure dalle distruzioni di laboratori e strutture per l'immagazzinamento, che hanno causato vittime e feriti gravi.
A partire dal 15 febbraio un piccolo gruppo di esperti FAO sarà sul campo per redigere una valutazione completa ed accurata dei danni, di ciò che occorre per la ricostruzione, e dei programmi per l'agricoltura e per la sicurezza alimentare, che confluirà nel più ampio processo di Valutazione post-disastro delle necessità.
Come priorità la FAO è impegnata per assicurare sostegno finanziario e mettere in grado i contadini poveri di Haiti di fare la semina della stagione primaverile, che rappresenta il 60 per cento della produzione nazionale.