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Ghiacciaio groenlandese si scioglie più rapidamente del previsto

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Un team internazionale di scienziati ha scoperto che il riscaldamento globale nella regione artica ha innescato un più rapido scioglimento di un ghiacciaio della Groenlandia. Presentate nella rivista The Cryosphere, le scoperte rivelano che la perdita nella massa totale del ghiacciaio Mittivakkat nel 2011 ha raggiunto i 2,45 metri, 0,29 metri in più rispetto a quella registrata nel 2010. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto INTERACT ("International network for terrestrial research and monitoring in the Arctic"), che ha ottenuto 7,3 milioni di euro nell'ambito delle Infrastrutture di ricerca del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE.

I ricercatori affermano che per due anni consecutivi sono stati osservati due record nella perdita di massa per il ghiacciaio Mittivakkat, il ghiacciaio da più tempo sotto osservazione in Groenlandia. Essi aggiungono che il valore per il 2011 era anche più elevato rispetto alla perdita media di 0,97 metri all'anno registrata in 16 anni.

Le osservazioni per l'anno in corso mostrano anche come il 2011 sia un anno record per la perdita di massa del ghiacciaio. Questo è il risultato anche dopo aver confrontato il valore dell'equilibrio di massa con i valori simulati dell'equilibrio di massa del ghiacciaio a ritroso fino al 1898.

Gli scienziati hanno stimato l'equilibrio di massa e le fluttuazioni del fronte del ghiacciaio Mittivakkat rispettivamente dal 1995 e dal 1931. Solo nel corso di quest'anno, il fronte del ghiacciaio si è ritirato di circa 22 metri. Questo valore è di 12 metri inferiore rispetto ai 34 metri registrati l'anno precedente, e porta l'arretramento a un totale di circa 1300 metri a partire dalle prime osservazioni fotografiche nel 1931.

I ricercatori provenienti da Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti suggeriscono che le perdite di massa del ghiacciaio sono causate da temperature superficiali più elevate e da basse precipitazioni. Queste perdite sono rappresentative di una regione più ampia che contiene centinaia di ghiacciai in Groenlandia. Il team afferma che anche altri ghiacciai groenlandesi stanno mostrando arretramenti del fronte ampi quasi quanto quello che sta subendo il ghiacciaio Mittivakkat.

Essi dicono che le osservazioni locali dei ghiacciai non sono comuni in Groenlandia. Secondo i ricercatori, il ghiacciaio Mittivakkat è il solo in Groenlandia di cui esistano osservazioni a lungo termine sia dell'equilibrio di massa superficiale che delle fluttuazioni del fronte.

Il ghiacciaio Mittivakkat ha dovuto affrontare non solo le temperature più elevate, ma anche un minore apporto di neve. Il ghiacciaio ha registrato un equilibrio di massa superficiale negativo in 14 degli ultimi 16 anni.

Commentando i risultati, il dott. Edward Hanna della University of Sheffield nel Regno Unito, il principale studioso del lavoro sul campo svolto quest'anno nel corso del periodo estivo, afferma: "I nostri risultati del lavoro sul campo sono un'importante indicazione dei rapidi cambiamenti che si possono osservare ora in Groenlandia, e che sono evidenti non solo in questo ghiacciaio ma anche in molti piccoli ghiacciai tutto attorno. Risulta chiaro che questo è ora un ambiente molto dinamico per quanto riguarda la sua risposta e la perdita di massa ai cambiamenti climatici in corso.

"L'arretramento di questi piccoli ghiacciai rende anche più vulnerabile la vicino calotta polare della Groenlandia a un ulteriore riscaldamento estivo che probabilmente si verificherà. Ci potrebbe essere un effetto anche sulla circolazione oceanica dell'Atlantico settentrionale e sui modelli climatici a causa dello scioglimento ulteriore di così tanto ghiaccio. Risulta quindi chiaramente necessario un esteso programma di osservazioni dei ghiacciai nell'est della Groenlandia per i prossimi anni al fine di migliorare la comprensione dei collegamenti tra cambiamenti climatici e risposta dei ghiacciai in questa importante regione."

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In seguito ai casi di Chikungunya registrati a Roma e Anzio, il Centro nazionale sangue (CNS) dell’Istituto superiore di sanità (ISS) ha sospeso le donazioni di sangue ed emocomponenti oltre che nel Comune di Anzio anche nella Asl 2 del Comune di Roma.
La decisione, che è corredata da ulteriori misure cautelative, prevede inoltre che nel resto del Comune di Roma la donazione è consentita con una quarantena di 5 giorni, mentre in tutte le altre aree della Regione (in base all'assunzione di un minor livello di rischio di infezione) al sangue raccolto verrà applicata la quarantena di 5 giorni se il donatore ha soggiornato nella Asl Roma 2 o ad Anzio.
A livello nazionale i donatori che hanno soggiornato nei Comuni interessati saranno invece sospesi per 28 giorni.

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