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Agricoltura "conservativa" per salvaguardare i terreni agricoli

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Agricoltura e sostenibilità. A Roma un convegno traccia le linee-guida per migliorare la qualità delle terre coltivabili

Investire nelle colture sostenibili e migliorare la qualità del suolo: questo, in sostanza, il tema del convegno svoltosi a Roma tra il 22 e il 24 luglio. All’incontro, organizzato dalla FAO in collaborazione con l’Associazione di Agricoltura Tropicale Britannica, il Forum per la ricerca agricola in Africa ed altre associazioni, hanno partecipato oltre cento esperti di 36 Paesi per parlare di agricoltura conservativa e tracciare le linee-guida per migliorare la qualità del suolo e incrementare la produzione agricola.

L’agricoltura di conservazione*, conosciuta anche come agricoltura senza lavorazione,è stata introdotta 30 anni fa e attualmente viene praticata su cento milioni di ettari di terra in tutto il mondo. E’ una pratica che riduce al minimo gli interventi sul suolo coltivabile, limitandone la lavorazione in modo da mantenere intatti la struttura, la composizione e il contenuto di sostanza organica della terra. L’utilizzo di questa tecnica, come sottolineano gli esperti,  ha dato risultati ottimali nelle fattorie del sud America, in molti piccoli appezzamenti dell’Africa e nei sistemi di alta produzione in Asia.  

Nel nostro pianeta si calcola che il 20% dei terreni è caratterizzato da fenomeni di erosione e di degradazione a causa dello sfruttamento intensivo a cui viene sottoposto. L’eccessiva lavorazione e l’aratura, infatti, modificano l’equilibrio e la composizione organica della terra. Uno degli effetti più evidenti è l’impermeabilizzazione del terreno: la superficie del suolo “si compatta”, ossia perde la capacità di trattenere l’acqua, impedisce alla pioggia di penetrare negli strati più profondi e quindi di alimentare le falde acquifere, aumentando il rischio di siccità. L’agricoltura di conservazione, invece favorisce la ritenzione idrica dei terreni e la capacità delle piante di scambiare i nutrienti, col risultato di aumentare il rendimento del suolo e ridurre al minimo l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti.

Il piano d’azione presentato a Roma invita i Paesi a passare rapidamente a sistemi agricoli non invasivi, rispettando le caratteristiche biologiche della terra e, ove possibile, incentivando la rotazione delle colture. E’ importante diffondere la conoscenza di queste pratiche soprattutto nelle regioni del mondo che soffrono di condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli, come l’Africa, dove sono più alti i rischi di siccità.
Secondo Theodor Friedrich, riuscire ad ottenere un’agricoltura sostenibile diventa di primaria importanza se si considera che nel 2050 la produzione alimentare dovrà raddoppiare per riuscire a sfamare una popolazione mondiale di quasi nove miliardi di abitanti.


* Si veda anche il comunicato stampa della FAO: “Lavorazione minima del terreno per un’agricoltura sostenibile" (24 Luglio 2008).

Link: http://www.fao.org/newsroom/it/news/2008/1000900/index.html

Veronica Rocco

Flash News


Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021 i Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità.


L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste. L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura. Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping. Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere. Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.

INFO
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - 00186 Roma
Apertura al pubblico dall'8 febbraio al 31 dicembre 2021
Orari
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).



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