Il programma, interamente telematico, utilizza informazioni provenienti dai sensori installati sul veicolo, un sistema di comunicazione macchina-macchina e informazioni relative alle condizioni dell'infrastruttura stradale. L'obiettivo - spiega Andrea Migiavacca, coordinatore del progetto - è di "fotografare" le condizioni di guida degli utenti della strada in tempo reale.
La piattaforma I-WAY non inventa nulla di nuovo, ma utilizza al meglio i progetti finora realizzati su singoli dispositivi di sicurezza per coordinarli in un sistema integrato.
Se un guidatore incontra un ostacolo o un pericolo può trasmetterlo ai veicoli più vicini; analogamente, i sistemi di rilevamento lungo la carreggiata comunicano importanti informazioni agli utenti che si avvicinano a quel tratto di strada: restringimento di corsia, abbassamento dei limiti di velocità, ingorghi, etc.
Infine, i sensori interni al veicolo, collegati con il volante, trasmettono informazioni sulle condizioni psico-fisiche del guidatore, segnalando eventuali stati di stress o un colpo di sonno.
La piattaforma I-WAY ha messo a punto la prima generazione di dispositivi di sicurezza; bisognerà attendere i prossimi mesi per una verifica del software.