ue giorni pieni di intenso lavoro a Villanueva, nei pressi di Barcellona, in Spagna (Catalogna), per contribuire al futuro del Mediterraneo. L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano è stata ospite del MedPAN in Catalogna dal 23 al 27 ottobre scorsi, chiamata a portare il proprio contributo per la “MedPAN Strategy 2018-2022”. Si tratta della strategia, da seguire nei prossimi cinque anni, per la rete delle aree aree marine protette mediterranee (Mediterranean Protected Areas Network:MedPAN). In linea, infatti, con i risultati emersi nell’IMPAC4 (International Marine Protected Area Conference) tenutasi in Cile lo scorso luglio e viste le conclusioni di “Our Ocean”, incontro dei principali Paesi del globo interessati alla tutela dei mari, tenutosi a Malta il mese scorso, il MedPAN ha avviato un percorso condiviso e partecipato per una strategia comune per il Mediterraneo.
Attraverso un sistematico brainstorming process, in un lavoro diviso per working groups, e una seduta finale dedicata del Board of Directors (di cui fa parte il Direttore dell’AMP Fabio VALLAROLA) si arriverà ad un documento composito che, passato all’esame dell’Advisory Committee (di cui è invece componete il Vice-Presidente dell’AMP Fabiano Aretusi) approderà all’approvazione, ad inizio del nuovo anno, del Programma Strategico quinquennale, in una seduta straordinaria dell’Assemblea del MedPAN. Importanti gli argomenti affrontati, su cui l’AMP Torre del Cerrano sta portando il proprio contributo. Primo fra tutti il tema della tutela della Biodiversità attraverso la riduzione del carico delle attività di pesca di maggior impatto ed il miglioramento della qualità delle acque, compresa la presenza di plastiche e rifiuti in generale, ma anche pianificazione costiera e degli spazi marittimi, adattamento ai cambiamenti climatici, restauro degli ecosistemi marini, turismosostenibile e tanto altro.
Sul tema dell’inquinamento è stato programmato per la prima metà di dicembre un approfondimento specifico, attraverso un workshop che si terrà in Slovenia, dove l’AMP Torre del Cerrano è già stata chiamata ad illustrare il lavoro in corso sul “Contratto di Fiume”. Le modalità con cui la strategia si svilupperà sono stati il tema degli ultimi giorni di lavoro. In tale fase le risorse di finaziamento e la loro disponibilità, sono stati i prevalenti elementi di discussione. Presenti all’incontro sono stati, infatti, oltre agli esperti del mondo scientifico ed i manager delle aree protette mediterranee, anche le maggiori organizzazioni internazionali del campo, nonchè i rappresentanti delle Fondazioni e dei Trust Funds interessati a finanziare i programmi di salvaguardia del Mediterraneo.