Il verdetto, a lungo atteso, segue un nuovo approccio delle autorità tanzaniane sulle attività di contrasto guidate dall'intelligence e messe in atto dall'Unità investigativa nazionale e transnazionale per i crimini gravi che opera a tutti i livelli, dai bracconieri ai trafficanti, agli acquirenti di alto livello. Amani Ngusaru, Direttore del WWF Tanzania, afferma: "Questo atteso verdetto segna un rinnovato slancio da parte delle autorità tanzaniane nell’affrontare con determinazione il bracconaggio degli elefanti e porre fine al commercio illegale di avorio. E’ stato decisivo il coordinamento tra le forze dell'ordine tanzaniane, in particolare tra la polizia e i servizi segreti. Questa sentenza incoraggia il lavoro dei ranger, i nostri uomini e le nostre donne che operano in prima linea rischiando la vita per proteggere il nostro capitale naturale".
Margaret Kinnaird, leader del WWF Practice, Wildlife commenta: "Questa sentenza è un messaggio forte e chiaro non solo ai bracconieri di avorio in Tanzania, ma a tutti gli attori di questa filiera criminale che opera a livello globale. I tanzaniani non tollerano la decimazione delle loro popolazioni di elefanti, uno dei simboli del loro patrimonio nazionale. Nel gennaio dello scorso anno, la Cina ha ufficialmente chiuso il mercato nazionale dell'avorio, una mossa che sostiene gli sforzi della Tanzania per porre fine al bracconaggio”. Il WWF sta lavorando in collaborazione con governi, forze dell'ordine, aziende, altre ONG e organizzazioni internazionali per porre fine al commercio illegale di avorio. Yang Feng Glan aveva legami con il famigerato cacciatore di elefanti Boniface Matthew Mariango, arrestato nel 2015 dopo una caccia all'uomo durata un anno e condannato a 12 anni di carcere il 3 marzo 2017.
La Tanzania ha perso il 60% dei suoi elefanti in soli cinque anni, con un crollo della popolazione da 109.000 nel 2009 a soli 43.000 nel 2014. La Selous Game Reserve, un sito del Patrimonio Mondiale, ha perso quasi il 90% dei suoi elefanti negli ultimi 40 anni tanto che alla fine del 2014 ne erano rimasti solo 15.217