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Topi, loro sì che hanno “fiuto” per le malattie

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Alcuni anni fa gli scienziati hanno scoperto che i cani sono in grado di riconoscere un melanoma, cioè un tumore maligno della pelle, semplicemente annusandolo. I tumori della pelle, infatti, emanano un caratteristico odore che gli animali sono capaci di individuare. Nel 2004 apparve sul  British Medical Journal lo studio di una ricercatrice dell'Institute of Health Sciences di Oxford, Carolyn Willis, che sosteneva la possibilità di addestrare i cani per riconoscere i pazienti affetti da tumore alla prostata in base all'odore dell'urina. Nel 2008, Michelle Gallagher, ricercatrice del Monell Chemical Senses Center di Filadelfia, ha presentato i risultati di una ricerca che identifica il “profilo dell'odore” di alcuni tumori della pelle, come il carcinoma delle cellule basali.

Secondo alcuni ricercatori dell'università di Ginevra, la reazione di alcuni animali di fronte alla presenza di una patologia, per esempio un tumore, sarebbe simile a quella attivata dalla paura. I topi, ad esempio, tendono ad evitare gli esemplari malati della loro specie perché sentono l' "odore della paura". Gli scienziati svizzeri, coordinati dal neurogenetista Ivan Rodriguez, hanno studiato il genoma del topo alla ricerca di geni che codificano i recettori sensibili all'odore della malattia.

I ricercatori hanno scoperto geni per 5 nuovi recettori, che appartengono tutti ad una categoria nota di proteine, i recettori per i formil-peptidi (FPR). Questo tipo di proteine contiene 2 recettori del sistema immunitario che rilevano la presenza di sostanze chimiche rilasciate dagli agenti patogeni nel sangue e aiutano le cellule immunitarie ad attaccare i corpi estranei. I recettori scoperti nel sistema olfattivo dei topi – secondo gli scienziati svizzeri – potrebbero avere la stessa funzione ma diretta verso organismi patogeni esterni al corpo, addirittura sul corpo di un altro animale. Per testare questa ipotesi, Rodriguez e la sua équipe hanno sottoposto i neuroni olfattivi dei topi ai batteri che causano malattie e all'urina dei topi malati. Gli esperimenti sembrerebbero indicare che le sostanze chimiche diffondono un odore che viene captato dai neuroni collegati con il sistema olfattivo, attivando una risposta immediata, come dimostrano i cambiamenti elettrici delle cellule.

I neuroni dotati di recettori FPR si trovano alla base del cervello, in quella parte del sistema olfattivo chiamato vomeronasale, che “annusa” e riconosce anche i segnali chimici sessuali, i cosiddetti ferormoni. Questa area è direttamente collegata all'amigdala, la parte del cervello in cui risiedono le emozioni. Il fatto che i recettori della malattia e quelli della riproduzione si trovino nella stessa area cerebrale non deve stupire, secondo Rodriguez, perché sia l'individuazione di un potenziale partner riproduttivo, sia un segnale di pericolo sotto forma di una malattia richiedono una reazione immediata. Secondo i ricercatori di Ginevra è improbabile che si riescano a trovare recettori di questo tipo anche nel sistema olfattivo dell'uomo, dal momento che i recettori FPR sono localizzati solo nel sistema immunitario.

Fonte: ScienceNow 

A Nose for Disease
Claire Thomas
ScienceNOW Daily News
22 Aprile 2009
http://sciencenow.sciencemag.org/cgi/content/full/2009/422/4
 

Smells Like Danger
Gisela Telis (21 August 2008)
ScienceNOW 2008 (821), 3

Emma Bariosco

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