Una guida italiana per il nuovo Centro europeo. Dovrà potenziare il flusso di informazioni e dati sui cambiamenti climatici e assistere l’Aea nelle attività di supporto alle politiche europee.
L’European Topic Centre on Climate Change impacts, vulnerability and adaptation è guidato dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC), il Consorzio di Ricerca costituito da diversi istituti di Ricerca italiani, pubblici e privati, diretti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Chiediamo al fisico Sergio Castellari e cosa è un European Topic Centre?
Gli European Topic Centre sono consorzi di istituzioni appartenenti a paesi membri dell'Unione Europea, ed espressione di eccellenze in specifici campi, a cui l'Agenzia Europea per l'Ambiente (Aea) affida il compito di svolgere determinate attività e soddisfare specifici compiti così come sono definiti dalla strategia dell'Agenzia e nel piano annuale di gestione della stessa Aea.
Le aree cui sono dedicati European Topic Centre attualmente attivi sono: Aria e Clima, Biodiversità, Utilizzo della suolo, Sostenibilità della produzione e dei consumi, Risorse idriche. A questi temi si aggiunge il Centro dedicato ai cambiamenti climatici e ai loro impatti, alle vulnerabilità e alle strategie di adattamento, che sarà guidato dal Cmcc.
Che cosa è l'Agenzia Europea per l'Ambiente?
La Aea è un'agenzia dell'Unione europea il cui compito consiste nel fornire informazioni valide e indipendenti sull'ambiente. L'Aea, si legge sul sito ufficiale (http://www.eea.europa.eu), è una fonte di informazione di primaria importanza per coloro che si occupano dello sviluppo, dell'adozione, dell’implementazione e della valutazione delle politiche ambientali, ed anche per il pubblico in generale. Attualmente i paesi membri dell'Aea sono 32 e l'Agenzia ha il mandato di coordinare la rete europea di informazione ed osservazione ambientale (Eionet) e di aiutare la Comunità ed i paesi membri a prendere delle decisioni fondate in merito al miglioramento dell’ambiente, integrando considerazioni di carattere ambientale nelle politiche economiche, progredendo verso la sostenibilità.
Quali compiti per l'European Topic Centre sui cambiamenti climatici e i loro impatti, le vulnerabilità e le strategie di adattamento (ETC/CCA)?
I compiti dell'ETC/CCA, dice il Dott. Castellari, sono molteplici e tutti connessi all'obiettivo di fornire supporto all'Aea potenziando e ottimizzando il flusso di informazione attraverso i membri dell'Agenzia, fornendo attività utili ai centri di cerca che fanno parte del network, come gli altri ETC, ai decisori politici – sia a livello europeo che nei singoli stati membri – e ai cittadini.
Il Centro comprende quali attività?
“Si collabora con gli altri ETC per integrare i dati disponibili, i modelli e gli strumenti per un più efficace flusso di comunicazione e di informazione nel network; contribuendo in questo modo al report di azioni di monitoraggio e di raccolta dati inerenti impatti futuri dei cambiamenti climatici su diverse scale territoriali, che consentirà di ridurre la frammentazione di dati provenienti dalle fonti di informazione sulle strategie dell'Aea e sulle iniziative europee. Poi, continua Castellari, si contribuisce all'ottimizzazione del Seis, il sistema europeo di condivisione di informazioni ambientali, sui temi della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici, rendendo le informazioni più fruibili per decisori politici e cittadini. Si contribuirà al futuro rapporto di valutazione dell'Aea e si fornisce supporto agli stati membri per valutazione di possibili impatti dei cambiamenti climatici e strategie di adattamento”.
Collaborerete alla stesura del prossimo Libro Bianco della Commissione Europea sull'adattamento ai cambiamenti climatici?
“Si”
Qual è il ruolo del Cmcc nel consorzio che dell'ETC/CCA?
Il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici guida il consorzio svolgendo attività di ente coordinatore tra tutti i membri. Il ruolo di gestione del Consorzio è affidato a me.
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Gli altri partner del Consorzio sono nove soggetti provenienti da altrettanti stati membri dell'Ue. In particolare sono: Alterra (Olanda), National Environmental Research Institute at Aarhus University (Danimarca), Charles University Environment Center (Repubblica ceca), Fundação da Faculdade de Ciências da Universidade de Lisboa (Portogallo), Hadley Centre at the Met Office (Regno Unito), Finnish Environment Institute (Finlandia), Thetis S.p.A. (Italia), Helmholtz-Zentrum für Umweltforschung GmbH (Germania) e Universidad Politécnica de Madrid (Spagna).