LA SUGGESTIONE DEI CILIEGI E DEGLI ACERI GIAPPONESI PER IRRADIARE AI PAZIENTI LA BELLEZZA E L’ALLEGRIA DELLA NATURA Hanami e Momijigari sono per i giapponesi due eventi annuali molto importanti e rappresentano un modo per stare in contatto con la natura, ma soprattutto un’occasione per perpetuare tradizioni millenarie. Tali momenti coincidono con la primavera e l’autunno, quando la fioritura dei ciliegi e gli aceri tinti di rosso offrono scenari di grande suggestione. Hanami e Momijigari che letteralmente significano proprio “ammirare i fiori” e “caccia all’acero” caratterizzano i 26 scatti realizzati da Adriano Sivori e Massimo Gasbarra ed esposti alla mostra fotografica presentata oggi agli Istituti Regina Elena e San Gallicano, che fin dall’11 marzo scorso hanno messo a disposizione competenze specialistiche e le proprie strutture assitenziali. “L’esposizione fotografica che abbiamo inaugurato – ha dichiarato il Direttore Generale degli istituti Fisioterapici Ospitalieri Lucio Capurso - è in linea con lo spirito di accoglienza e sostegno mostrato dai nostri Istituti a seguito della difficile situazione che sta vivendo il Giappone. Abbiamo reso disponibili, in quanto centro di eccellenza, tutti gli strumenti di assistenza clinica che ci hanno richiesto e di cui disponiamo. L’iniziativa di oggi è una ulteriore testimonianza di solidarietà, un omaggio sincero, al popolo giapponese.”Alcune persone rientrate dal Giappone subito dopo il terremoto si sono rivolte all’Istituto Regina Elena, struttura indicata per monitorare il tasso di radiazioni. “Le persone valutate fino ad oggi – afferma il Prof. Maini direttore della medicina nucleare IRE, - sono state sottoposte ad: esame emocromocitometrico; conteggi per contaminazione superficiale su vestiti, pelle, capelli; spettrometria gamma per 131-iodio; spettrometria gamma per 137-cesio. Dai dati raccolti, anche se riferiti ad un piccolo campione, emerge la non pericolosità della situazione, almeno per le persone non addette professionalmente al lavoro nella centrale atomica giapponese.”
“Siamo stati ben lieti – ha sottolineato la dott.ssa Maschio riferendosi all’appello ricevuto dal Presidente della Japanese Epilepsy Society - di offrire qualsiasi tipo di assistenza presso il nostro Centro e / o attraverso il sostegno a distanza ai cittadini giapponesi con epilessia colpiti dalla catastrofe dell’ 11 marzo, soprattutto in un momento come questo in cui vengono a mancare farmaci e strutture di riferimento. ““Il nostro desiderio – precisano gli autori della mostra Adriano Sivori e Massimo Gasbarra - è quello di trasmettere senza troppi tecnicismi fotografici ed elaborazioni grafiche, istanti di una realtà “a vista d’uomo”, evitando prospettive esasperate. Semplici scatti fatti in viaggio leggibili da un vasto pubblico, con l’ambizione di poterli far confondere tra i ricordi reali dello spettatore.”
Le opere che gli autori donano all’Ente rimarranno esposte nell’atrio principale degli Istituti fino al 9 maggio prossimo, poi saranno collocate nelle aree di attesa della Struttura di Medicina Nucleare “nella speranza –sottolineano - che la bellezza e l’allegria che vi sono rappresentate possano allietare gli animi di tutti i pazienti e visitatori.”