Scritto da IFO
Creato Lunedì, 27 Giugno 2011 07:25
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20.000 CASI DI CHIRURGIA MAMMARIA IN RETE A FAVORE DELLA RICERCA PER RISULTATI SEMPRE PIU’ EFFICACI. Dalla diagnostica molecolare alla radioterapia intraoperatoria, ecco come si affronta la patologia mammaria in sole 12 ore al Regina Elena. Si è costituito il più grande database Europeo su gli interventi di patologia mammaria effettuati con l’innovativo metodo di diagnosi molecolare intra-operatoria del linfonodo sentinella denominato OSNA One Step Nucleic acid Amplification (Amplificazione in singola fase degli acidi nucleici). I rappresentanti dei principali centri europei che applicano tale metodica hanno discusso oggi le opportunità che un campione di molte migliaia di interventi può offrire per estrapolare informazioni utili a valutare e migliorare le tecniche e procedure di intervento. Dal 2007 le pazienti con cancro alla mammella possono beneficiare di un approccio multidisciplinare alla loro patologia che riduce l’ospedalizzazione ad un solo giorno. L’Istituto Regina Elena è stato primo in Italia e tra i primi in Europa, dopo Giappone, Francia, Germaniae Olanda ad utilizzare il metodo che consente in 30-40 minuti di determinare la presenza o meno di cellule tumorali all’interno del linfonodo sentinella in fase intraoperatoria. Ciò consente di procedere in caso di linfonodo sentinella positivo direttamente alla rimozione dei linfonodi dell’ascella, senza che la paziente sia costretta a dover subire un nuovo intervento. In aggiunta la radioterapia effettuata durante l’intervento di quadrantectomia evita alle pazienti le numerose sedute post operatorie.In pratica nell’arco delle 12 ore la paziente affronta la patologia mammaria. “Nel nostro Istituto- spiega il Prof Franco Di Filippo, Direttore della Chirurgia mammaria dell’ Istituto Regina Elena e coordinatore dell’evento odierno - dal 2007 ad oggi 882 donne con cancro al seno sono state trattate in day surgery e 372 pazienti hanno potuto beneficiare del metodo OSNA. 73 pazienti sono risultate positive e hanno subito lo svuotamento ascellare durante lo stesso intervento. Tale metodica – prosegue - è oggi in uso in molti altri Paesi europei e con i rappresentati riuniti oggi a Roma abbiamo dato vita ad un database unico e condiviso in cui verranno inseriti i dati relativi agli interventi effettuati in tutti i centri coinvolti dal progetto per un totale di circa 20.000 pazienti. Sarà così possibile estrapolare evidenze estremamente significative. “Nel corso del convegno il Prof. Di Filippo ha inoltre mostrato i dati preliminari sull’uso della IORT- Radio Terapia Intra-Operatoria nel trattamento del carcinoma mammario di piccole dimensioni. Tale metodica consente un irraggiamento estremamente localizzato del tessuto circostante al tumore risparmiando alla paziente ulteriori sedute di radioterapia post-operatorie.Il Trattamento della paziente in day-surgery, ossia la chirurgia in un giorno, rappresenta un modello assistenziale innovativo dagli indubbi vantaggi sia per le pazienti, che riducono al minimo la loro permanenza in ospedale, sia per l’ospedale stesso che riesce così ad ottimizzare i costi e ad accorciare le liste d’attesa.