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La Francia vieta i PFAS in diversi prodotti. Greenpeace: «Decisione necessaria per tutelare la salute pubblica, dal governo italiano invece nessun passo avanti»

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L’Assemblea Nazionale francese ha approvato una legge che proibisce l’uso di PFAS per cosmetici, prodotti a base di cera, impermeabilizzanti per abbigliamento, vestiti e prodotti tessili. Il provvedimento, approvato a larga maggioranza specifica, con soli 51 voti contrari su 289 votanti, pone la Francia come il Paese più all’avanguardia in Europa per il contrasto all’inquinamento da queste sostanze pericolose.

«Mentre la Francia mette al bando i PFAS in DIVERSE categorie di prodotti e introduce numerosi interventi normativi in materia per proteggere la salute umana, in Italia il governo Meloni continua a non intervenire, nonostante la contaminazione diffusa delle acque potabili e i gravi casi di contaminazione in alcune aree del Veneto e del Piemonte», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «Anche davanti a prove scientifiche sui gravi danni alla salute causati da alcuni PFAS, alcuni dei quali riconosciuti come cancerogeni, il governo italiano non fa nessun passo avanti per proteggere adeguatamente la salute pubblica e l’ambiente. Serve subito una legge nazionale per vietare l’uso e la produzione di PFAS».

#PFAS