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Anno 4 Numero 155

Il Consiglio UE conferma la leadership europea sul clima: soddisfazione del WWf per l'obiettivo di taglio dei gas serra del 30% entro il 2020

Il Consiglio Europeo ha fissato oggi un nuovo punto di riferimento per gli sforzi internazionali volti a combattere i mutamenti climatici: è stato infatti deciso che i paesi industrializzati dovrebbero ridurre le loro emissioni di gas che aumento l’effetto serra del 30 per cento entro il 2020 (in riferimento alle emissioni del 1990).

“I leader europei hanno delineato lo scenario per i negoziati globali che inizieranno tra qualche mese su come ridurre l’inquinamento del clima a lungo termine” ha detto Stephan Singer, Responsabile del Programma Europeo WWF su Clima ed Energia. “I leader ora devono dar seguito a tali decisioni nei propri Paesi: se le riduzioni di gas serra verranno applicate a livello europeo, questo aiuterà a combattere i mutamenti climatici, aumenterà la sicurezza energetica e creerà un’economia più agile ed efficiente in Europa”.

Nei prossimi mesi la UE dovrà decidere su un accordo per una più forte legislazione sull’efficienza energetica; se aumentare la percentuale delle fonti rinnovabili di energia (per esempio, vento e biomasse) sino al 25% entro il 2020; come rafforzare il Sistema di Commercio delle Emissioni in modo da porre fuori mercato le inquinanti centrali a carbone.

I leader europei hanno anche confermato l’impegno di mantenere l’aumento massimo della temperatura media al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali.
Secondo la recente valutazione economica stilata dalla Commissione Europea, i benefici dell’azione per combattere i mutamenti climatici da parte dell’Unione Europea supereranno di gran lunga i costi percepiti, mentre i costi di una colpevole inerzia sarebbero di gran lunga più alti.

www.wwf.it

Roma, 23 marzo 2005