agenziastampa.org, qualche parola chiave

Anno 4 Numero 148

Sequestro di avorio a Roma, WWF: "Per ogni trafficante che si arricchisce, si perde per sempre un pezzo di natura"

WWF chiede al Governo italiano maggiori mezzi e strumenti per fronteggiare il commercio illegale di natura

L’importante attivita’ investigativa condotta dal personale del Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato e’ parte sostanziale della conservazione di specie animali a rischio come gli elefanti, animali messi in serio pericolo in particolare in Africa occidentale dal bracconaggio e dal commercio ancora oggi incontrollato dell’avorio, che da paesi come il Gabon, il Camerun ed altri arriva poi in Asia, e da li’ verso i ricchi mercati europei, americani o giapponesi.

“L’avorio e’ pero’ solo uno dei prodotti illegali ancora oggi trafficato dall’Africa in Italia – ha dichiarato Massimiliano Rocco, Responsabile Ufficio Traffic e Specie del WWF Italia -. Negli ultimi anni si è assistito ad una recrudescenza del fenomeno del traffico di animali, piante e loro prodotti in tutta Europa, commercio illegale favorito a volte dalla difficolta’ di applicazione delle norme in materia e dal fatto che le stesse investigazioni non possono, se non in alcuni rari casi, usare strumenti investigativi importantissimi come le intercettazioni telefoniche, visto che si tratta di reati contravvenzionali. Ricordiamoci sempre che per ogni trafficante di animali che si arricchisce con la suo sporca attivita’, c’e’ un corrispondente impoverimento della biodiversita’ tra le specie di piante e animali piu’ minacciate del pianeta”.

Per fronteggiare questo mercato mondiale secondo solo al mercato illegale di droga e armi, servono impegni concreti e di risorse economiche: ma e tutto questo non può essere fatto seriamente senza una reale volonta’ politica. Il WWF chiede al Governo una Strategia Operativa di applicazione della CITES che consenta di avere quegli strumenti operativi necessari per fronteggiare un dilagante e sempre meglio organizzato traffico di vita selvatica, partendo dalle basi dotando il nostro paese di risorse e di Centri per l’accoglienza di animali vivi sottratti al contrabbando. “Oggi la cronaca porta in primo piano l’avorio – conclude Massimiliano Rocco - ma se domani si sequestrasse una tigre non sara’ possibile gestirla in mancanza di strutture adeguate”.

www.wwf.it

Roma, 4 febbraio 2005