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La
matematica…è tutta un gioco
Più
di 18mila appassionati provenienti da tutta Italia ogni anno si
sfidano per conquistarsi un posto alle finali nazionali dei giochi
matematici organizzati dalla Bocconi, trampolino di lancio per la
finalissima internazionale che si tiene ad agosto a Parigi. Ma per
entrare nel gotha dei matematici basta un po’ di logica,
intuizione e tanta fantasia
“Ho
sempre pensato che il modo migliore per rendere la matematica
interessante è quello di presentarla come se fosse un gioco”.
Alle parole di Martin Gardner, da tutti considerato il padre dei
giochi moderni, si devono essere ispirati gli ideatori dei
Campionati di giochi matematici la cui prima edizione è quella
francese del 1987. Da allora di strada, e di giochi, se ne è fatta
davvero molta e alle diverse edizioni nazionali, a oggi se ne
contano 20 in quattro continenti, si sono aggiunte quelle
internazionali. Quest’anno, la finale del campionato italiano si
terrà il 14 maggio e come sempre sarà a Milano all’Università
Bocconi, organizzatrice tramite il Pristem della fase italiana. Ma
per accedervi bisognerà aver superato la fase preliminare, quella
delle qualificazioni locali che si terrà il 12 marzo (iscrizioni
entro il 15 febbraio) in 80 sedi su tutto il territorio italiano.
Nelle scorse edizioni a contendersi un posto per la finale italiana
c’erano più di 18mila candidati agguerritissimi che in due ore
dovevano risolvere tra gli 8 e i 10 quesiti. “I partecipanti sono
divisi, in base all’età, in 5 categorie”, spiega Angelo
Guerraggio, coordinatore del Pristem Bocconi e anima dei giochi
matematici. Le prime quattro sono riservate agli studenti dalla
prima media al secondo anno di università, la quinta al grande
pubblico ovvero agli adulti, dal terzo anno di università in poi.
“Circa il 10 per cento di chi vi partecipa accede alla finale
italiana dalla quale poi uscirà la squadra, composta dai primi tre
classificati di ciascuna categoria, che ad agosto volerà a Parigi
per la finalissima”, prosegue Guerraggio. E qui l’Italia si è
sempre comportata molto bene portando a casa negli ultimi cinque
anni altrettante medaglie d’oro.
Il successo di questa manifestazione sta tutto nella formula e nello
spirito stesso dei giochi. “Per affrontarli, non è necessaria la
conoscenza di nessuna formula e nessun teorema particolarmente
impegnativo”, spiega infatti il docente della Bocconi. “Occorre
invece una voglia matta di giocare, un pizzico di fantasia e quell'intuizione
che fa capire che un problema apparentemente molto complicato è in
realtà più semplice di quello che si poteva prevedere. Un gioco
matematico è un problema con un enunciato divertente e intrigante,
che suscita curiosità e la voglia di fermarsi un po' a pensare”.
Insomma per partecipare bastano un po’ di logica, intuizione e
tanta fantasia. E se prima di partecipare ci si vuole allenare un
po’ basta collegarsi al sito http://matematica.unibocconi.it
e provare a risolvere i quiz proposti nelle edizioni passate o
quelli preparati ad hoc dal Pristem Bocconi (per informazioni e
iscrizioni: tel. 02/58365618 – 58365927, fax 02/58365617, pristem@uni-bocconi.it).
www.unibocconi.it
17gennaio
2005
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