Anno 2 Numero 83 Mercoledì 05.11.03 

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Autunno nel Parco del Mincio. Sulla strada del vino novello

Turismo Trekking o bicicletta: SI CONCLUDE DOMENICA 16 NOVEMBRE il tour di itinerari gratuiti nell’area protetta, proposto dal Parco del Mincio per scoprire storia, ambiente, enogastronomia delle terre del Mincio. Le escursioni sono gestite dalle guide ambientali della società Atman Communication srl.

Ultimo appuntamento:
Sulla strada del vino novello
Trekking in collina
Domenica 16 novembre 2003

www.parcodelmincio.it  

Cinque chilometri a piedi tra i vigneti, frutteti, uliveti, boschi di collina e prati aridi dei pendii dei Colli morenici e nella piana della valle del Mincio a Monzambano, con sosta in due tappe per degustare il novello podotto da due cantine del territorio. 
E’ l’ultima tappa della terna di escursioni gratuite promosse dal Parco del Mincio nell’ambito della campagna “Autunno nel Parco del Mincio”. 
L’orario e il luogo di ritrovo sono alle 10 del mattino in località Olfino, sul piazzale-parcheggio della trattoria dei Colli sulla strada provinciale Volta Mantovana-Monzambano-Ponti sul Mincio. La durata dell’itinerario, comprese le due soste previste, è di poco più di due ore.
L’itinerario lambisce Monzambano, antico paese rivierasco del Mincio (in riva destra) e del canale Virgilio. In questa zona acqua e collina (88 metri) si mescolano nella dolcezza del paesaggio dell’entroterra del Basso Garda. Il Castello resiste ancora, con torri e mura, come lo eressero nel 12° secolo, ai tempi di Matilde. Le strade tra le colline portano al borgo di Olfino, che fu degli Olivetani (coltivatori dell’olivo), dove inizia l’escursione. Sui pendii ora, dopo una fase di decadimento, stanno tornando uliveti di nuovo impianto ma si coltiva soprattutto la vite per la produzione di vini Doc.
L’itinerario parte da Olfino e prosegue attraverso i boschi di collina fitti di querce e carpini fino a raggiungere alcuni antichi borghi agricoli: la contrada Falzoni, il Monte Uliveto –ex monastero- con la sua Pieve, la località Lorenzoni. 
Durante il percorso sono programmate due soste con visita alle cantine di due importanti aziende vitivinicole per degustare il vino che, tradizionalmente, dà il benvenuto alla vendemmia, il vino novello. Anche per questo l’escursione diventa un prezioso appuntamento per l’enoturista. Le cantine prescelte, Ricchi e Colombare, sono associate al Movimento Turismo del Vino. Entrambe a conduzione familiare e fondate negli anni Venti e Trenta del Novecento, hanno ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del Concorso enologico internazionale del Vinitaly 2003. Nelle due tappe si potranno vistare le cantine di vinificazione, di invecchiamento e le barricaie per l’affinamento dei vini in botti di legno. 

Al termine delle due ore guidate, chi volesse autonomamente completare la visita della zona, nei pressi trova Castellaro Lagusello, frazione di Monzambano, uno degli angoli più suggestivi del Mantovano. Nel borgo c’è il Castello di origini duecentesche con torre, mura e bastioni e c’è la Riserva Naturale, con il suo laghetto circondato dai canneti e con i sentieri realizzati dal Parco del Mincio.

La prenotazione è obbligatoria e deve essere fatta entro Giovedì 13/11/03.
Per informazioni e prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 contattare l’ufficio per le attività escursionistiche-ambientali di Atman Communication presso la Sede del Parco, tel: 0376/221795- 228320, in orario serale 347-2111752; E-Mail: didattica@atmancommunication.it



I Vini del Parco: Garda, Colli Mantovani e Lambrusco Doc

In Provincia di Mantova insistono tre denominazioni vitivinicole, Garda, Garda Colli Mantovani e Lambrusco Mantovano. La più grande e la più significativa dal punto di vista enologico è la prima, ma per quanto riguarda il Mantovano abbraccia soltanto sei comuni, contro i 45 veronesi e i 25 bresciani. È una Doc di molti vitigni e per questo stenta forse ad assumere una personalità ben definita. Basti pensare che per i bianchi sono ammessi i vitigni garganega, pinot bianco, pinot grigio, chardonnay, tocai riesling italico, riesling, sauvignon e cortese: praticamente tutta l’ampelografia a bacca bianca del nord italia. Per i rossi cabernet, cabernet franc e sauvignon, merlot, pinot nero, marzemino, corvina e barbera.
Piccola e recente (1997) la seconda Doc, Colli Mantovani, che comprende il territorio dei comuni Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino e Volta Mantovana, con vitigni ammessi in purezza o in assemblaggio che si rifanno praticamente alla Doc Garda. Alcune aziende hanno ormai da anni imboccato la via dell’alta qualità e producono vini concentrati, di buona stoffa.
C’è poi la Doc Lambrusco, che comprende pochi comuni nella parte meridionale della provincia di Mantova 
Nel Parco del Mincio prevalgono i vini bianchi e rossi – Doc Igt - delle colline moreniche del Garda, anche se non mancano aziende che vinificano uve provenienti dalle terre vocate per la produzione del “Lambrusco Doc”.
Nell’Atlante dei prodotti tipici dei Parchi italiani, realizzato dal Ministero dell’Ambiente e Slow Food, c’è l’elenco selezionato delle cantine presenti nel territorio del Parco del Mincio.

Le aziende vitivinicole che ospiteranno i partecipanti all’escursione guidata promossa dal Parco del Mincio sono:

Colombara di Cesare e Franco Gozzi
Monzambano (Mn)
Via Ortaglia, 16
Tel. 0376 800965
Garda Chardonnay Doc 2000, Garda Chardonnay Riserva 2000, Garda Cabernet Sauvignon Doc 2000, Rosso Saline 1998.

Ricchi dei Fratelli Claudio e Giancarlo Stefanoni
Monzambano (Mn)
Località Ricchi
Strada Festoni, 13 d
Tel. 0376 800238
Garda Chardonnay Meridiano 2000, Garda Colli Mantovani bianco 2000, Garda Chardonnay brioso 2000, Garda Chardonnay 2000, Colli Mantovani Rosso 2000, Garda Merlot 2000, Garda Cabernet Ribò 1999, Garda Cabernet 2000, Le Cime passito Alto Mincio Bianco Igt 1999, Spumante Ricchi Garda Chardonnay Doc, Armonia Spumante Dolce.

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