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Anno 3 Numero 122

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Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

"Dalla parte dell'orso bruno": il WWF Italia "dedica" agosto a questa rarissima specie

Per la prima volta in Italia faunawatching, censimento piante da frutto, eventi per bambini, manifestazioni per la salvaguardia dell’habitat dell’orso. Turisti e ambientalisti insieme per salvare Monte Greco


L’Orso bruno è una delle specie italiane a maggiore rischio di estinzione: per questo il WWF Italia scende in campo per “dedicare” il mese di Agosto alla salvaguardia di questa specie.
In Italia sono rimaste due piccole popolazioni, una sull’Adamello-Brenta nelle Alpi e l’altra sui principali massicci montuosi dell’Appennino. Ad un’ora di auto da due delle principali metropoli europee, Roma e Napoli, è sopravvissuta miracolosamente una popolazione di Orso bruno che oggi è però ridotta a poche decine di esemplari, messi a rischio soprattutto dalle uccisioni illegali e dalla distruzione e dalla frammentazione dell’habitat.
Per la tutela dell’orso il WWF ha chiamato a raccolta i suoi volontari nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per svolgere dal 31 Luglio un campo estivo dedicato interamente alla salvaguardia di questa rarissima specie.
Oggi 5 Agosto inizia il programma degli eventi con una manifestazione di sensibilizzazione dedicata ai bambini dal titolo “Fiabe sull’Orso”: in un’atmosfera suggestiva, con i monti circostanti la Val Fondillo a far da sfondo, si svolgerà alle 21 una rappresentazione con personaggi del bosco, come l’Orso “Sandrino” e lo “Gnomo spino”, che guideranno i più piccoli alla scoperta della Natura del Parco.
Il 6 Agosto a Pescasseroli, cuore del Parco, si svolgerà una fiaccolata “Per la vita degli animali del Parco”. Per la prima volta in Italia turisti e ambientalisti insieme contro il bracconaggio. In media 3 orsi ogni anno vengono uccisi da persone senza scrupoli in modo atroce: catturati con lacci d’acciaio legati a piante lungo i percorsi utilizzati da questi animali, che muoiono con ferite profonde e per lo stress mentre si dibattono. Ancora peggiore è la morte per avvelenamento, quando gli orsi ingoiano esche avvelenate con pesticidi e stricnina. L’animale muore per emorragia interna tra dolori atroci
Il 7 Agosto è prevista una inconsueta manifestazione per difendere Monte Greco, una delle più selvagge montagne del comprensorio del Parco e area fondamentale per l’orso bruno. Questa zona potrebbe essere devastata da un megaprogetto da 89 milioni di euro per la realizzazione di impianti di risalita e piste da sci. Volontari e turisti scriveranno sui prati di Passo Godi, con l’ausilio di centinaia di bandiere del WWF, una grande frase “Salviamo il Greco”.
Sempre per difendere Monte Greco il 14 Agosto dai quattro versanti della montagna partiranno altrettante escursioni per far conoscere questo patrimonio ambientale in pericolo, in collaborazione con ProNatura Abruzzo e la Sezione Lazio della Federazione Italiana Escursionismo.
Infine il 16 Agosto a Civitella Alfedena si torna a parlare di bracconaggio, con un particolare connubio tra musica e natura, con un concerto di percussionisti senegalesi nello scenario di uno dei piu’ bei centri storici del Parco.

Durante tutta la durata del campo da due punti facilmente accessibili, la Camosciara e la Val Fondillo, al tramonto i volontari offriranno ai turisti il “faunawatching” la possibilità di osservare cervi, camosci e altri animali del parco grazie a potenti cannocchiali. Un modo per dimostrare che chi viene al parco cerca una natura intatta piena di vita e non megastrutture simili a quelle delle città da cui fuggono per le ferie. In questi primi giorni di campo già alcune centinaia di persone hanno fatto la fila presso i punti di osservazione riuscendo tutti a vedere le femmine dei cervi con i cuccioli.

Infine i volontari sono impegnati nel censimento in varie aree del Parco delle piante dai frutti appetiti dall’orso (ciliegi, meli, peri) e oggi abbandonati. Viene compilata una scheda per ogni pianta che è poi localizzata su mappa tramite un GPS satellitare. In inverno saranno altri volontari del WWF a potare e liberare da liane e arbusti circostanti le piante per permettere una migliore fruttificazione. Nei primi tre giorni di campo sono circa 200 le piante già individuate su cui intervenire. Tra queste un grande campo di ciliegi e peri abbandonati ma fortunatamente in buono stato e pieni di frutti, sotto i quali i volontari hanno trovato gli escrementi di un orso che aveva da poco banchettato piegando i rami più bassi di queste piante. Un buon auspicio per la riuscita di queste iniziative del WWF e per il futuro dell’orso.

www.wwf.it

www.wwf.it/abruzzo

5 agosto 2004
 
                               

 

     

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