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Il Corpo Forestale dello Stato demolisce costruzione abusiva in provincia di Forlì
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA LA DEMOLIZIONE E’ AFFIDATA AD UN ORGANO DI POLIZIA, DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA
WWF: “GLI ABBATTIMENTI NON REALIZZATI DAI COMUNI POSSONO E DEVONO ESSERE ESEGUITI DALLA FORZA PUBBLICA”
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Non e’ passata inosservata al WWF la demolizione operata nei giorni scorsi dal Corpo Forestale dello Stato in provincia di Forlì, dopo sentenza di condanna penale diventata esecutiva. Si tratta di una casa costruita abusivamente su terreno demaniale, su un’area di tutela paesaggistica e ambientale a Sogliano al Rubicone. Questa iniziativa conferma quanto da anni è sostenuto dal WWF Italia, vale a dire che le demolizioni delle opere edilizie abusive, in caso di sentenza di condanna passata in giudicato, possono essere eseguite dalla forza pubblica come ha stabilito ripetutamente (ma inascoltata) la Corte di Cassazione. Purtroppo, denuncia il WWF, con il condono edilizio in arrivo saranno sempre meno le azioni penali a carico degli abusivi e sara’ sempre piu’ difficile contrastare l’abusivismo e procedere alle demolizioni.
L’abbattimento operato dal CFS è molto significativo perché dimostra che le demolizioni non realizzate dal Comune possono e devono essere eseguite dalla forza pubblica a seguito dell'affidamento dell'incarico da parte della magistratura penale, a spese del soggetto condannato. Le norme del Testo Unico in materia di edilizia (D.P.R. 380/2001), ma anche del Testo Unico sui vincoli paesaggistici ambientali (T.U. n. 490/99), prevedono due procedure volte alla repressione degli abusi: una amministrativa - di competenza della pubblica amministrazione - che deve provvedere all'abbattimento coattivo dell'opera abusiva, e una penale che interviene in sede di sentenza di condanna, quando la procedura amministrativa dovrebbe essere già esaurita o quanto meno in fase avanzata.
In realtà queste procedure, finalizzate ad eliminare il danno sul territorio prima ancora che alla punizione del colpevole, solo raramente sono riuscite a realizzare lo scopo finale, vale a dire l'abbattimento delle opere abusive, perché le amministrazioni comunali non hanno né provveduto di propria iniziativa alla demolizione né hanno tradotto in pratica l'ordine di abbattimento contenuto nella sentenza definitiva.
“L’iniziativa del Corpo Forestale dello Stato di Forli’ e’ coraggiosa e lodevole e conferma un principio da sempre sostenuto dal WWF: purtroppo – ha dichiarato Maurizio Santoloci, magistrato e Vice Presidente del WWF Italia –Se tutto cio’ non restera’ un caso iniziale ed isolato, le demolizioni delle opere dichiarate illegali dalla magistratura, almeno quelle di grande abusivismo in aree protette, potrebbero diventare sistematiche e dilaganti e ripristinare la legalita’ in casi di palese scempio territoriale. Se il CFS di Forli’ ha potuto seguire questa procedura, resta da chiedersi perche’ questa non sia la regola su tutto il territorio nazionale”.
Intanto l’arcipelago ambientalista (WWF, Legambiente, Italia Nostra, Comitato per la Bellezza, INU, Associazione Bianchi Bandinelli) affila le armi e prepara una serie di manifestazioni contro il condono edilizio: venerdì 7 novembre dalle ore 12 ci sara’ un presidio di fronte a Palazzo Chigi, mentre l’8 novembre sono previste una serie di manifestazioni a partire dalle 10 in tutte le regioni. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il cartello di associazioni aderisce alla manifestazioni nazionale indetta dal sindaco di Eboli nella cittadina campana (teatro di importanti demolizioni ) contro il condono.
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