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WWF : capodogli, delfini e stenelle ancora vittime delle reti killer
Commissione baleniera in Italia: occasione storica per salvare anche
i cetacei di casa nostra
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© WWF-Canon / Stephen DAWSON
Almeno 229 Capodogli sono morti spiaggiati o impigliati nelle reti
derivanti negli ultimi trent’anni nel Mediterraneo, secondo
un’analisi realizzata da alcuni dei massimi esperti internazionali
di cetacei quali Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Giovanni Bearzi,
Ana Canadas, Alexandros Frantzis. L’analisi, basata su trent’anni di
dati sugli spiaggiamenti di cetacei raccolti in Spagna e in Francia,
e in Italia dal Centro Studi Cetacei, e’ stata presentata al
Comitato Scientifico dell’IWC (International Whaling Commission), la
Commissione Baleniera Internazionale che si sta svolgendo da alcuni
giorni a Sorrento e che entrerà nel vivo del dibattito a partire da
lunedì 19 luglio. La maggioranza di queste morti puo’ essere fatta
ricondurre alle reti pelagiche derivanti, le spadare, secondo gli
esperti, vista la presenza di frammenti di reti o dai segni delle
maglie delle reti sulla pelle dei cetacei. Il WWF ricorda che sono
circa 300.000 i cetacei vittime ogni anno delle reti in tutto il
mondo(1).
Ma le spadare non minacciano solo i capodogli: il WWF ha condotto
un’indagine sul bycatch negli ultimi tre mesi nell'area che va dal
golfo di Salerno a Reggio Calabria. In Calabria si sono osservati
venti spiaggiamenti, di cui otto con evidenti segni di tagli di coda
e pinne e segni delle reti sui corpi degli animali. Si tratta di
diciotto stenelle e due delfini. In Campania sono stati accertati
tra Salerno e Maratea quattro esemplari (due stenelle e due tursiopi).
Due di essi presentavano segni evidenti di impigliamento (pinne e
coda mozzate). Al largo di Ischia un capodoglio impigliato nelle
reti e’ morto per soffocamento. Ci sono poi altre dieci segnalazioni
tra le isole Eolie e la Calabria ancora da accertatare, mentre per
la Sicilia il WWF ha registrato un tursiope femmina in Provincia di
Agrigento lo scorso 8 luglio.
“Questi dati allarmanti confermano l’alta minaccia rappresentata per
i cetacei dall’impatto con i sistemi di pesca non selettivi –
sottolinea Massimiliano Rocco, Responsabile Programma Specie e
Traffic del WWF - L’IWC che entrerà nel vivo da lunedì prossimo a
Sorrento e’ un appuntamento decisivo per garantire un futuro alle
balene in tu+tto il mondo, soprattutto se, come auspichiamo, verra’
rafforzato il ruolo di conservazione dei cetacei di questo
organismo. Lo svolgimento della Commissione Baleniera in Italia è
anche un’occasione storica per il nostro paese che per la prima
volta ospita questo importante appuntamento. Il WWF sia aspetta
dunque che il Governo italiano non perda questa opportunità unica
esprimendo un forte segnale di avversione verso la pesca illegale
contrastandola con ogni mezzo”.
Le richieste del WWF alla vigilia dell’apertura del meeting di
Sorrento sono: STOP alla caccia alla balena, rafforzamento dei
controlli per combattere la pesca illegale e dunque l’utilizzo delle
spadare, creazione di un Santuario per la tutela dei mammiferi
marini anche al centro del Mediterraneo, intorno alle isole Pelagie
(area di recente scoperta come importante sito di alimentazione
invernale), per difendere i grandi mammiferi marini, ad esempio,
dalle rotte delle petroliere”.
La caccia alla balena e’ una anacronistica e residuale attivita’ che
non ha nessuna utilita’ scientifica e viene perpetrato solo grazie
alle pressioni di una potente lobby industriale: serve a mantenere
in vita un mercato di lusso di carne di balena, che nei mercati di
Tokyo raggiunge cifre ragguardevoli. Di contro il whale watching,
l'osservazione delle balene e dei delfini, si sta espandendo sempre
di più con un ritmo di crescita, negli ultimi dieci anni, di oltre
il 12% . "Ogni anno 9 milioni di turisti se ne vanno via mare, via
aria o via terra a osservare i cetacei, spendendo circa un miliardo
di dollari. Una cifra che è raddoppiata nel giro di quattro anni,
dal 1994 al 1998", afferma Erich Hoyt autore del rapporto Whale
Watching 2000: Worldwide Tourism numbers, expenditures and expanding
socioeconomic benefits . Il WWF e’ impegnato da sei anni nelle
attivita’ di whalewatching in estete nelle acque del Santuario dei
cetacei del Mar Ligure grazie ad un accordo con la Coperativa
Battellieri del Porto di Genova.
Oltre all’uccisione diretta, le principali minacce per i grandi
cetacei sono l’impatto con le attivita’ di pesca, l’inquinamento, la
collisione con le imbarcazioni, il depauperamento delle risorse
alimentari.
(1) I tassi di spiaggiamento dei capodogli sono bassi fino alla
meta’ degli anni ’80, prima che le reti pelagiche derivanti si
espandessero nel mar Mediterraneo. Per contrasto, il numero di
individui di capodoglio spiaggiati lungo le coste italiane, spagnole
e francesi del Mediterraneo durante gli ultimi trent’anni è stato
estremamente alto, probabilmente tra i piu’ alti in assoluto, e “non
c’e’ motivo di credere – sottolinea il rapporto – che la
documentazione sia completa”. Il Capodoglio e’ specie considerata
vulnerabile da IUCN dalla Lista Rossa IUCN, Unione Mondiale della
Conservazione: si tratta dell’animale in assoluto con il cervello
piu’ grande, dalla complessa socialita’ e dai legami affettivi
estremamente durevoli nel tempo.
www.wwf.it
Roma, 14 luglio 2004
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